BepiColombo accende i motori: parte la spinta verso Mercurio
ScienzeTerminato un intenso periodo di test complessi, le due sonde di Esa e Jaxa partono verso il pianeta più vicino al Sole, dove dovrebbero approdare nel 2025.
Mentre la spedizione della Nasa InSight è alla ricerca di preziose informazioni che accrescano le conoscenze su Marte, la missione BepiColombo fissa un altro obiettivo, dando ufficialmente il via in queste ore al viaggio verso Mercurio. Il primo passo del progetto dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa), era stato compiuto lo scorso 20 ottobre con il lancio del razzo Ariane-5 dalla base di Kourou che aveva inaugurato un periodo intenso fatto di verifiche e test. Adesso, una volta in orbita, due sonde partiranno alla volta di Mercurio in una missione che comprende un importante contributo italiano, con tecnologie fornite anche dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), Università Sapienza di Roma e Gruppo Leonardo.
BepiColombo, terminati i test
Durerà 7 anni il viaggio dei due veicoli spaziali portati in orbita da Ariane-5, la sonda europea Mercury Planetary Orbiter (Mpo) e quella giapponese Mercury Magnetospheric Orbiter (Mmo), che cercheranno di svelare alcuni segreti del pianeta più vicino al Sole. Dal 20 ottobre, i responsabili della missione hanno lavorato intensamente, fino a “12 ore al giorno per sette giorni a settimana”, per assicurarsi che tutto fosse pronto per la partenza delle due sonde, come spiegato da Paolo Ferri, direttore delle operazioni di volo delle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea. “Sono stati attivati tutti i sottosistemi – prosegue l’esperto dell’Esa - provati gli strumenti ed è stato completato il piano che prevede i test in volo dei motori ionici per cominciare, a partire da lunedì, la spinta verso Mercurio”. Un processo che è durato più del previsto ma che ha potuto infine accertare il corretto funzionamento della strumentazione.
Le sonde su Mercurio nel 2025
Secondo le tempistiche previste, le due sonde dovrebbero arrivare su Mercurio nel 2025 per iniziare a studiare aspetti quali la struttura del pianeta, la forma, la composizione, il campo magnetico e il ghiaccio che si trova all’interno dei crateri non illuminati dalla luce solare. Uno degli scopi di BepiColombo, inoltre, sarà quello di “validare le previsioni della teoria della relatività generale di Einstein”, come spiegato dall’Agenzia Spaziale Italiana.