Apophis, la prima fonte di raggi gamma nella Via Lattea

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)

Composto da tre stelle, il sistema scoperto da un gruppo di studiosi dista dalla Terra 8000 anni luce e con la sua esplosione potrebbe rilasciare un intenso lampo di raggi gamma

Un team di studiosi avrebbe scoperto la prima possibile sorgente di raggi gamma mai individuata all’interno della Via Lattea. Si tratta di un sistema composto da tre stelle che produrrebbe uno dei fenomeni più energetici del cosmo. La sua conformazione ricorda quella di un serpente e per questo motivo gli scienziati hanno deciso di ribattezzarlo Apophis, come la divinità egizia delle tenebre e del Caos raffigurata sotto forma di una grossa serpe. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature Astronomy ed è opera di un gruppo internazionale di ricerca coordinato dall'Università australiana di Sydney.

Il precursore di una supernova

Scoperto grazie al Very Large Telescope (Vlt) dell'Osservatorio Europeo Meridionale (Eso), in Cile, Apophis si trova a circa 8000 anni luce dalla Terra, nella costellazione del Regolo, al di sotto della coda dell’arcipelago dello Scorpione. È formato da una coppia di stelle che orbitano l’una attorno all’altra, mentre la terza, più isolata, è legata ad altri sistemi gravitazionali. Il gruppo produce un vento stellare 100.000 volte più veloce di quello di un uragano terrestre e crea una nube di gas e polveri la cui forma ricorda quella di un serpente attorcigliato su se stesso. Come spiega Benjamin Pope, uno degli autori della ricerca, il sistema individuato dai ricercatori “rappresenta il precursore di una supernova”, ossia lo stadio finale che precede l’esplosione di una stella massiccia una volta esaurito il proprio combustibile nucleare.

Uno dei fenomeni più belli e pericolosi

Nell’articolo, gli esperti ipotizzano che l’esplosione di questo sistema di stelle potrebbe essere accompagnato dal rilascio di un intenso lampo di raggi gamma, fenomeno che finora si pensava accadesse solo nelle galassie più lontane. Gli studiosi, però, non sanno ancora cosa aspettarsi da Apophis: ”Non sappiamo che cosa abbia in serbo il futuro per Apophis, - sottolinea Peter Tuthill, uno dei coordinatori del gruppo - ma adesso abbiamo un posto in prima fila per studiare uno dei più belli e pericolosi fenomeni mai visti prima nella Via Lattea”, conclude l’esperto.

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