Record di avvicinamento al Sole: la sonda Parker è a 42 milioni di km

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)
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Tra pochi giorni il velivolo, in viaggio dallo scorso 12 agosto, inizierà a raccogliere i primi dati sul vento solare, che invierà sulla Terra solo a dicembre. 

La sonda Parker Solar Probe (Psp) ha stabilito un nuovo record: mai un velivolo spaziale si è trovato così vicino al Sole. Con i suoi 42 milioni di chilometri di distanza dalla stella, ha battuto il precedente primato di 43,4 milioni fatto registrare dalla sonda tedesco-americana Helios 2 nel 1976. Andy Driesman, del Johns Hopkins Applied Physics Laboratory, esprime la sua soddisfazione: ”Sono passati solo 78 giorni da quando la sonda è stata lanciata e ora siamo più vicini alla nostra stella di qualsiasi altro veicolo nella storia dell'era spaziale”.

Il 5 novembre i primi dati

In viaggio dallo scorso 12 agosto, Psp raggiungerà una distanza di soli 6 milioni di chilometri dal Sole nel 2024. "È un momento di orgoglio per la squadra - afferma Driesman - anche se restiamo concentrati sul nostro primo incontro con il Sole, che inizierà il 31 ottobre”. Proprio domani, infatti, avrà inizio la manovra di avvicinamento alla ‘nana gialla’, che porterà la sonda a raggiungere la distanza di 39 milioni di chilometri entro il 5 novembre. In questa data inizierà a raccogliere i primi dati sul vento solare, che invierà sulla Terra solo a dicembre. Il velivolo sarà sottoposto a radiazioni che dalla Nasa definiscono ‘brutali’ e lo scudo termico in carbonio, montato a protezione della strumentazione, raggiungerà la temperatura di 2000 gradi.

Studiare il vento solare e le tempeste magnetiche

La sonda Parker è stata progettata per immagazzinare e inviare dati relativi al vento solare (il flusso di particelle emesse dal Sole) e osservare le dinamiche dalla corona (la parte più esterna dell’atmosfera della stella). Di conseguenza, si potranno indagare più approfonditamente anche i meccanismi che regolano le tempeste magnetiche che investono la Terra, creando problemi alle reti elettriche e di telecomunicazione, ma che possono mettere in pericolo anche la vita degli astronauti e i satelliti in orbita. Realizzerà, inoltre, le immagini del Sole più ravvicinate di sempre.
La missione della Psp terminerà nel 2025, quando parte della sua struttura si scioglierà e la restante andrà a fondersi nella corona del Sole. 

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