Dai tornado ai nubifragi, come si formano gli eventi estremi

Scienze
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Introduzione

Come spiega l’Ipcc, un “evento meteorologico estremo è un evento che è raro in un determinato luogo o periodo dell'anno”. O almeno dovrebbe essere raro. Perché tornado o trombe d'aria, nubifragi, alluvioni, ondate di calore, grandinate sono purtroppo sempre più frequenti in Italia, anche a causa dei cambiamenti climatici in corso: secondo l'Osservatorio Città Clima di Legambiente, nel 2023 nel nostro Paese gli eventi estremi sono saliti a 378, in aumento del 22% rispetto al 2022.

In genere, i temporali vengono distinti sulla base della loro organizzazione: ci sono gli eventi convettivi a cella singola, quelli multicellulari e quelli supercellulari. I tornado rientrano in quest’ultima categoria. Ecco come nascono

Quello che devi sapere

Gli eventi estremi

  • Tornado o trombe d'aria, nubifragi, alluvioni, ondate di calore, grandinate. Gli eventi estremi sono sempre più frequenti anche in Italia e, secondo molti esperti, sono legati ai cambiamenti climatici in corso. Come spiega l’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change), il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici, un “evento meteorologico estremo è un evento che è raro in un determinato luogo o periodo dell'anno”. Secondo l'Osservatorio Città Clima di Legambiente, nel 2023 nel nostro Paese gli eventi estremi sono saliti a 378, in aumento del 22% rispetto al 2022, con danni miliardari e la morte di oltre 30 persone

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Gli eventi estremi

Il naufragio della barca a Porticello

  • Il 19 agosto 2024 una barca a vela è naufragata a largo di Porticello, in provincia di Palermo: delle 22 persone a bordo, solo 15 sono riuscite a salvarsi. Secondo Gianni Messeri, meteorologo del Consorzio Lamma tra Regione Toscana e Cnr, la zona potrebbe essere stata interessata da un tornado. Una grande quantità di energia a disposizione a causa dell'elevata temperatura del mare, unita all'effetto wind-shear relativo al modo in cui il vento varia in intensità e direzione con la quota: è questo, ha spiegato, il meccanismo della formazione delle trombe d'aria (altro nome dei tornado). I tornado o trombe d'aria, ha aggiunto Messeri, “rientrano nella categoria dei temporali 'supercellulari', sistemi temporaleschi a cella singola estremamente persistenti e intensi”

Gli eventi convettivi a cella singola

  • In genere, i temporali vengono distinti sulla base della loro organizzazione. Gli eventi convettivi a cella singola, secondo il meteorologo, tra i fenomeni meteorologici estremi sono relativamente i più “tranquilli”, in quanto vedono in azione solo una singola cella temporalesca. In questo caso non si forma il tornado, perché manca l'effetto del wind-shear e le zone di “updraft” (risalita della massa d'aria) e “downdraft” (discesa della massa d'aria) coincidono, "soffocando il temporale" dopo circa 30-45 minuti. Anche questi eventi, comunque, in presenza di elevata energia possono causare fenomeni violenti come venti a oltre 100 km/h e grandine con chicchi grossi

Gli eventi convettivi multicellulari

  • Ci sono, poi, gli eventi convettivi multicellulari. Questi eventi provocano effetti “intermedi” tra quelli a cella singola e supercellulari. Sono caratterizzati dal fatto che si hanno numerose celle temporalesche che possono stazionare anche per più di un’ora sulle stesse zone, generando violente precipitazioni, forti colpi di vento e grandinate

Gli eventi convettivi supercellulari

  • Infine, ci sono gli eventi convettivi supercellulari. Si tratta di celle temporalesche singole che riescono a persistere anche per più di un'ora sulle stesse zone, dato che l'updraft e il downdraft sono molto separati. Queste supercelle, spiegano gli esperti, possono essere tornadiche o meno. “Le condizioni per lo sviluppo delle trombe d'aria – dice il meteorologo del consorzio Lamma-Cnr – sono innanzitutto la presenza di un forte wind-shear, con i venti che cambiano in velocità e soprattutto direzione con il crescere della quota. Questo determina una separazione della zona di updraft e downdraft e maggior durata al temporale. Molto rilevante è la quantità di energia a disposizione: questa dipende dalla quantità di vapore acqueo in atmosfera legato a sua volta alla temperatura del mare". Prevedere i tornado, aggiunge Messeri, non è purtroppo possibile a causa dei troppi falsi allarmi legati a questo fenomeno meteorologico

I tornado saranno sempre più frequenti anche in Italia

  • I tornado, con il clima che cambia ed è sempre più estremo, stanno diventando più frequenti anche sull’Italia. Come previsto dagli scienziati, infatti, con il riscaldamento globale aumentano gli eventi estremi. L’equazione è: più caldo, più eventi estremi. Il caldo africano, infatti, porta a una maggiore evaporazione dell’acqua, a più umidità, a più energia potenziale in gioco. Come spiega Lorenzo Tedici, meteorologo de IlMeteo.it, i tornado - o tromba d’aria, sono sinonimi - sono violenti vortici soprattutto a scala locale (niente a che vedere con l’uragano, che è molto più esteso). Il tornado è il fenomeno più intenso che può colpire l’area mediterranea, se giunge a toccare la superficie (altrimenti si chiama “funnel cloud”). Tra le altre caratteristiche del tornado: è associato a temporali violenti, è alla base di un cumulonembo, presenta venti fino a 500 km orari. Inoltre, il tornado può percorrere centinaia di chilometri a 50 km orari e la durata media è tra i 5 e i 15 minuti. Per quanto riguarda la frequenza, sta aumentando con il riscaldamento globale: tra il 2017 e il 2021 è passata da bassa a moderata, mentre nel 2050 è prevista una frequenza elevata

Gli eventi estremi in Italia nel 2023

  • Nel 2023, come detto, in Italia gli eventi estremi sono saliti a 378, in aumento del 22% rispetto al 2022. Secondo i dati dell'Osservatorio Città Clima di Legambiente, il Nord è stata l'area più colpita con 210 eventi meteorologici estremi. Segue il Centro con 98 e il Sud con 70. Sono risultati in aumento, soprattutto, alluvioni ed esondazioni fluviali (+170% rispetto al 2022), le temperature record nelle aree urbane (+150%), le frane da piogge intense (+64%), le mareggiate (+44%), i danni da grandinate (+34,5%) e gli allagamenti (+12,4%). Lo zero termico ha raggiunto quota 5.328 metri sulle Alpi, con i ghiacciai in ritirata. Nel dettaglio, nella Penisola si sono verificati 118 casi di allagamenti da piogge intense, 82 casi di danni da trombe d'aria e raffiche di vento, 39 di danni da grandinate, 35 esondazioni fluviali che hanno causato danni, 26 danni da mareggiate, 21 danni da siccità prolungata, 20 casi di temperature estreme in città, 18 casi di frane causate da piogge intense, 16 eventi con danni alle infrastrutture e tre eventi con impatti sul patrimonio storico. Tra le città più colpite: Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato. A livello regionale, Lombardia ed Emilia-Romagna risultano nel 2023 le regioni più in sofferenza con, rispettivamente, 62 e 59 eventi che hanno provocato danni. Seguono Toscana con 44, Lazio (30), Piemonte (27), Veneto (24) e Sicilia (21). Tra le province più colpite, sempre nel 2023, al primo posto Roma con 25 eventi meteo estremi, seguita da Ravenna con 19, Milano con 17, Varese 12, Bologna e Torino 10

Record di danni da catastrofi naturali

  • Intanto l'intensità degli eventi meteorologici, in particolare temporali e tempeste improvvise, continua a far lievitare la conta dei danni. Secondo il gruppo riassicurativo Swiss Re, nel primo semestre del 2024 i disastri naturali nel mondo hanno causato perdite per 120 miliardi di dollari, di cui 60 per beni assicurati. Rispetto alla media dei 10 anni precedenti, a livello globale, si tratta del 62% in più. "Negli ultimi anni i temporali sono stati uno dei principali fattori di aumento delle perdite, in particolare quelle coperte da polizze. Ciò è dovuto – ha detto Balz Grollimund, Head Catastrophe Perils di Swiss Re – all'aumento della popolazione e dei valori immobiliari nelle aree urbane, ma anche a una maggiore vulnerabilità dei beni assicurati per esempio rispetto alla grandine. Anzi, è probabile che gli eventi con perdite ingenti dovute alla grandine siano sempre più frequenti". Le tempeste convettive - eventi meteo caratterizzati da forti venti, tornado, grandine e piogge intense - nella prima metà del 2024 hanno provocato 42 miliardi di dollari di perdite assicurate a livello globale. Negli Stati Uniti, 12 tempeste hanno causato danni da almeno 1 miliardo di dollari, a dimostrazione dell'enorme potenziale di perdita dovuto a questo tipo di evento. Secondo il gruppo riassicurativo svizzero, i danni dovuti alle tempeste connettive negli Stati Uniti sono cresciuti dell'8% all'anno dal 2008. Secondo i dati di The European House - Ambrosetti, inoltre, in Italia gli eventi estremi costano 284 euro a persona

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