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Paolo Nespoli, recordman della permanenza nello Spazio

Scienze

Marta Meli

Da bambino sognava di diventare astronauta. Dopo i primi passi nell'esercito e una missione in Libano, negli anni '80 comincia una nuova vita, con gli studi in America e a Firenze e poi il lavoro all'Esa e alla Nasa. Stasera ospite di "Destinazione Marte" su Sky TG24

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Lui, ragazzino della Brianza, quante chances aveva di diventare, da grande, un astronauta? “E perché no?” Si sentì dire a 26 anni, già istruttore di paracadutismo e incursore dell’esercito, da una famosa inviata di guerra al seguito del Contingente italiano della forza multinazionale di Pace a Beirut. All’inizio degli anni ‘80 Oriana Fallaci è stata la molla della seconda vita di Paolo Nespoli. Che rientrato dal Libano riprende gli studi, in America e poi a Firenze. Diventa ingegnere, entra nella squadra dell’Agenzia Spaziale Europea e nel 1998, miracolosamente dice lui, passa la selezione da astronauta dell’ASI e vola a Houston, alla Nasa. Lì lavora e si allena per 10 anni aspettando la sua prima missione. 

La sue missioni

Esperia, ottobre 2007, a 50 anni Nespoli decolla per la prima volta a bordo dello Space Shuttle Discovery, destinazione: la Stazione internazionale ancora in costruzione. Al ritorno, arriva un’altra assegnazione e una nuova missione Alla fine del 2010 è il primo italiano a partire per una missione di lunga durata a bordo della casa orbitante attorno alla Terra a 400 km d'altezza. Per la sua prima figlia Sofia, che per sei mesi lo vede da un monitor, Nespoli è uno strano papà che vive dentro al televisore. Ma nella missione MagISStra l’astronauta dell’ESA impara l’arte del tuttofare. Operaio dello spazio impegnato nella manutenzione della ISS, cavia per esperimenti in micro-gravità, fotografo dalla Cupola, la finestra sul mondo di matrice italiana. 27 mila scatti, molti condivisi su Twitter da @astro_Paolo con chi lo segue da casa. Al ritorno ha 54 anni, ma il fisico e la voglia di provarci ancora. La sua terza missione in orbita targata Asi si chiama VITA, acronimo di Vitalità, Innovazione, Tecnologia e Abilità, decolla dal cosmodromo di Baikonur il 28 luglio 2017.  Per 5 mesi e mezzo Nespoli ritorna extraterrestre, compie oltre duecento esperimenti e si specializza come gruista spaziale, per afferrare con il braccio meccanico i cargo dei rifornimenti che attraccano a una ISS ormai completata. La stazione è diventata un hub a tutti gli effetti, avamposto del genere umano nello spazio, dove allenarsi per le future missioni di lunga durata oltre l'orbita bassa, destinazione la Luna e da lì Marte. E intanto continuare a osservare le bellezze e le fragilità della Terra attraverso l’obiettivo di una super macchina fotografica. Gli scatti dell’astronauta italiano, questa volta, sono 500 mila.

L'uomo dei record

Il veterano dello spazio, a 60 anni, è ormai un recordman della permanenza in orbita,  ma la storia di Paolo Nespoli è come una matrioska, pronta a riservare altre sorprese. Il suo sogno per la pensione è poter comprare tra vent’anni un biglietto da turista per un viaggio spaziale. E poi sedersi comodo e godersi il panorama, senza più dover lavorare. Niente male, per uno scolaro della Brianza che da grande sognava di fare l’astronauta.