Bioedilizia, come saranno costruite le case del futuro?

Scienze
Il legno è uno dei materiali più sfruttati dalla bioedilizia (Getty Images)

Questo insieme di processi e metodi di costruzione punta all'efficienza energetica dell'edificio mediante l'impiego di fonti energetiche rinnovabili, anche attraverso il ricorso a materiali a basso impatto ambientale come il legno

Impegno nella salvaguardia dell'ambiente e incremento della qualità della vita. Sono questi i due cardini che ispireranno le case del futuro, la maggior parte delle quali verranno costruite secondo i principi della bioedilizia. Caratterizzata dall'utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e non dannosi per l'uomo, questo insieme di processi e metodi di costruzione degli stabili sta prendendo sempre più piede, anche in Italia. Nello specifico questa tipologia di case punta all'efficienza energetica dell'edificio mediante l'impiego di fonti energetiche rinnovabili e il ricorso a materiali privi di sostanze nocive, tossiche o radioattive. L'obiettivo è costruire abitazioni che garantiscano una buona qualità della vita a chi ci vive, evitando fenomeni di inquinamento degli ambienti interni, e che riducano al minimo l'impatto ambientale.

Le caratteristiche di una casa ecologica

Per raggiungere questi risultati le case progettate secondo i principi della bioedilizia sfruttano le nuove tecnologie 'green'. Per quanto riguarda il fabbisogno energetico dell'abitazione, ad esempio, utilizzano l'energia solare per l'acqua calda, il fotovoltaico, le biomasse o il geotermico. Uno degli elementi fondamentali di questo tipo di progettazione prevede anche uno studio approfondito del posizionamento della casa: l'esposizione, infatti, può risultare fondamentale per sfruttare al meglio l'energia solare. Altro fattore molto importante per evitare inutili sprechi energetici è l'isolamento termico, che migliora le prestazioni dell’edificio tenendo sotto controllo il dispendio di calore.

Case passive

Uno dei massimi esempi di bioedilizia sono le case passive, ossia quelle abitazioni costruite assecondando l'idea che sia lo stabile stesso a fornire l'energia necessaria al suo fabbisogno. Un principio che trova attuazione attraverso interventi che abbattono il dispendio energetico e lo sfruttamento di fonti come il sole e il vento. Nello specifico questo tipo di case, nate in Svezia e successivamente arrivate in altri paesi europei, compresa l'Italia, sfruttano fonti passive di calore, come ad esempio l'irraggiamento solare o quello generato dagli elettrodomestici che, grazie all'aiuto, dove necessario, di pompe di calore, permettono di evitare caldaie e termosifoni.

Abitazioni prefabbricate e casette in legno

Altro aspetto fondamentale di questo tipo di progettazione è l'utilizzo di materiali idonei, tra i quali uno dei più importanti è il legno. Grazie alle sue molteplici proprietà, infatti, consente la costruzione di case ecologiche prefabbricate assecondando i più moderni standard abitativi quali l'efficienza energetica, la salubrità degli ambienti e la sicurezza, legata a una grande capacità antisismica. Realizzabili in tempi decisamente minori rispetto a quelle tradizionali, le case in legno, tra i vari aspetti positivi, sfruttano le proprietà termoisolanti di questo materiale, garantendo un risparmio notevole sul riscaldamento e sul raffreddamento dell'abitazione.

Case ecosostenibili: costruire con materiali naturali e riciclabili

Oltre al legno, negli ultimi anni, la bioedilizia sta cominciando a sfruttare molti altri materiali per realizzare abitazioni 'ecologiche'. Uno degli esempi più noti sono le case in paglia che possono garantire un ottimo isolamento termico. Questo materiale, infatti, abbinato ad un intonaco naturale, generalmente in terra cruda, un misto di argilla e sabbia, riesce a schermare gli ambienti, rimanendo però altamente traspirante. Caratteristica che gli permette di mantenere gli ambienti sempre molto salubri, evitando la formazione di muffe e condense. Oltre alla paglia, infine, stanno prendendo piede anche materiali che derivano dal riciclo di materie prime, come il legno-cemento e la fibra di cellulosa.

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