La Terra gira più velocemente di prima. Gli orologi potrebbero dover saltare un secondo

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Lo scioglimento dei ghiacci su entrambi i poli della Terra ha contrastato l’aumento di velocità del pianeta ed è probabile che abbia ritardato questo secondo globale. "Siamo diretti verso un secondo intercalare negativo" affermano gli studiosi

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Per la prima volta nella storia, i cronometristi mondiali potrebbero dover prendere in considerazione l’idea di sottrarre un secondo dai nostri orologi tra qualche anno perché il pianeta ruota un po’ più velocemente di prima. Gli orologi potrebbero dover saltare un secondo chiamato “secondo intercalare negativo”  intorno al 2029, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature.

Lo studio 

"La Terra impiega circa 24 ore per ruotare, ma la parola chiave è circa. Per migliaia di anni, la Terra ha generalmente rallentato con un ritmo che varia di volta in volta" ha affermato Judah Levine, fisico della divisione tempo e frequenza del National Institute of Standards and Technology. Il rallentamento è causato principalmente dall’effetto delle maree che sono causate dall’attrazione della luna, secondo gli studiosi. Ciò non ebbe importanza finché gli orologi atomici non furono adottati come standard temporale ufficiale più di 55 anni fa. 

 

Secondo intercalare

Ogni giorno il tempo astronomico restava indietro di 2,5 millisecondi rispetto al tempo atomico. "Ciò significava che l'orologio atomico avrebbe detto che era mezzanotte e che sulla Terra sarebbe stata mezzanotte una frazione di secondo dopo" ha detto Duncan Agnew, geofisico presso lo Scripps Institution of Oceanography presso l'Università della California, a San Diego.  Quelle frazioni giornaliere di secondi si sommano a secondi interi ogni anno.  A partire dal 1972, i cronometristi internazionali decisero di aggiungere un "secondo intercalare" in giugno o dicembre affinché il tempo astronomico raggiungesse il tempo atomico, chiamato Tempo Coordinato Universale o UTC. 

Lo scioglimento dei ghiacci

La Terra sta accelerando perché il suo nucleo liquido caldo – una grande palla di fluido fuso – agisce in modi imprevedibili, con vortici e flussi che variano. Agnew ha affermato che il nucleo ha innescato un’accelerazione da circa 50 anni, ma il rapido scioglimento del ghiaccio ai poli a partire dal 1990 ha mascherato tale effetto. Lo scioglimento del ghiaccio sposta la massa della Terra dai poli al centro rigonfiante, il che rallenta la rotazione. Senza l’effetto dello scioglimento dei ghiacci, la Terra avrebbe bisogno di quel secondo intercalare negativo nel 2026 invece che nel 2029, ha calcolato Agnew. 

 

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