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Science, Please: Chi ha paura degli orsi?

Scienze

Roberto Palladino

La delicata gestione degli orsi in Trentino dopo l'abbattimento di M90 e la morte di un runner aggredito lo scorso anno. Come si fa a far convivere la sicurezza per l'uomo con il diritto degli orsi a vivere nel proprio ambiente ? Ne parla a "Science, Please" - il podcast di scienza e medicina di SKy TG24 - Nicola Bressi, zoologo e naturalista, curatore del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste e insegnante alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati del capoluogo del Friuli Venezia

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Ascolta qui la nuova puntata del podcast

 

Gli orsi ci sono simpatici. Yoghi e Bubu e Winnie the Pooh sono solo alcuni esempi di come questi animali siano spesso rappresentati come una sorta di rassicuranti

cani panciuti e un po’ goffi. Ma nella realtà le cose sono molto diverse. Gli orsi sono animali giganti che possono arrivare a pesare centinaia di chili. Non amano

la compagnia e seppur raramente possono diventare pericolosi per l’uomo. Recentemente, dopo aver patrocinato negli anni ‘90 un progetto di ripopolamento,

la Provincia Autonoma di Trento ha iniziato a premere per un programma di controllo della popolazione che passa anche per l’abbattimento degli esemplari più problematici come accaduto recentemente con M90 fra le proteste degli ambientalisti.  E’ un tema delicatissimo in cui tenere insieme il rispetto per questi splendidi animali e la sicurezza dell’uomo.

Winnie the Pooh e Yoghi e Bubu, popolari orsi dei cartoni animati - ©Ansa

“In Italia abbiamo due condizioni uniche: una densità molto elevata di orsi in un’unica zona della provincia di Trento e poi l’esistenza di un altro tipo di orso, quello appenninico, molto più piccolo e tranquillo di quello che si trova in Trentino

e purtroppo in via di rarefazione”. Lo spiega a "Science, Please" Nicola Bressi, naturalista e zoologo triestino, molto conosciuto anche su X dove risponde alle domande e ai dubbi dei suoi follower su animali selvatici e non solo.  “Questo crea confusione" - aggiunge - "e fa sì che solo chi si trova nelle aree popolate degli orsi in Trentino senta davvero il problema.  La verità è che i boschi non sono i nostri parchi giochi ma bisogna essere prudenti,  sono habitat che appartengono tanto all’orso quanto agli uomini".

Nicola Bressi, zoologo e naturalista

Una difficile soluzione 

"Io in questo periodo ho consultato colleghi di diverse nazioni in tutto il mondo e nessuno ha trovato una soluzione diversa dalla rimozione degli orsi problematici che sono quelli che non hanno paura dell'uomo e che quindi potenzialmente possono ferirlo” prosegue Bressi a Sky TG24. "Un orso che associa l'uomo al cibo, perché magari lo portiamo con noi, può prendere l'uomo e senza cattiveria scuoterlo perché pensa che così avrà del cibo". "Il rischio è che senza l'intervento delle istituzioni che stabiliscano una quota di orsi da abbattere il problema possa solo peggiorare. È una soluzione che mi piace o che farei? No, assolutamente, ma il rischio è che senza l'intervento pubblico i cittadini inizino a fare da sé".

 

Questa un'anticipazione della nuova puntata di Science, Please. 

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