Tramite la telecamera Hirise, la sonda orbitante Mars Reconnaissance Orbiter ha rivelato l’inedita cromatura di basalto all’interno di letti di fiumi prosciugati. Secondo gli scienziati la superficie irregolare è causata da roccia fusa dall’attività vulcanica e movimenti d’acqua sotterranei
Conosciuto come il “pianeta rosso” Marte rivela, tra le dune e i deserti tutti ancora da esplorare, una tinta mai osservata prima: il blu. La sonda orbitante della Nasa Reconnaissance Orbiter ha catturato, tramite la potente telecamere Hirise, le immagini dettagliate all’interno del cratere "Aram Chaos”. Come mostrato nel video "Chaos, Reconsidered”, l’ambiente extraterrestre mostra sfumature di blu nella roccia di basalto. Secondo gli scienziati, l'attività vulcanica ha generato letti di fiumi prosciugati dall'inedito colore. Il team che guida Hirise spiega che la superficie irregolare di "Aram" è causata da roccia fusa o da movimenti d'acqua sotterranei.
Alla scoperta del cratere Jezero
Nel frattempo il rover Perseverance, lanciato dalla Nasa il 30 luglio di tre anni fa e giunto su Marte il 18 febbraio 2021, prosegue l’esplorazione del cratere Jezero. Dopo aver registrato per la prima volta il suono dei "diavoli di polvere", la sonda continua la ricerca di tracce di vita primordiale in luoghi come un antico delta di un fiume. E già ci si interroga su quali sorprese l'ormai ex "pianeta rosso" ha in serbo ancora.