Secondo quanto emerge dall'indagine, la predisposizione a sincronizzare i movimenti con la musica dipende da una capacità genetica innata che hanno i topolini e che permette loro di riconoscere il ritmo di una canzone
I topi hanno orecchio per la musica. Lo dimostra uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati dell'Universita' di Tokyo, che hanno osservato dei topolini rispondere al ritmo della note musicali. Un'abilità che dipende, secondo gli esperti, dalla percezione del tempo all'interno del cervello, ovvero la velocità con cui l'organo cerebrale registra e reagisce agli stimoli.
Lo studio
Il team guidato da Hirokazu Takahashi, ha coinvolto 20 partecipanti umani e 10 topolini, che sono stati sottoposti all'ascolto di canzoni e ritmi diversi. Gli scienziati hanno riprodotto la Sonata per due pianoforti di Mozart in re maggiore in quattro tempi differenti. Secondo quanto emerge dall'indagine, la predisposizione a sincronizzare i movimenti con la musica, o sincronicità, dipende da una capacità genetica innata, che permette di riconoscere il ritmo di una canzone, e che quindi non deriva da nessuna forma di addestramento.
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La musica
“La musica esercita una profonda influenza sul nostro organismo e può avere effetti importanti sulle emozioni e sulla cognizione" dichiara Takahashi. Poi continua: "Il nostro lavoro dimostra che il cervello animale può essere utile per chiarire i meccanismi percettivi della musica". Gli esperti hanno scoperto che i partecipanti umani e animali tenevano il ritmo scuotendo la testa con un andamento molto simile. "Nei prossimi step – aggiunge Takahashi - cercheremo di capire come altre proprietà musicali come la melodia e l'armonia si relazionano alla dinamica del cervello". "Rispondere a queste domande potrebbe aiutarci a sviluppare intelligenze artificiali di prossima generazione in grado di capire la musica" conclude l'esperto.