Festival della Scienza chiude con 220 mila presenze

Liguria

La 20esima edizione è stata la più seguita degli ultimi 10 anni

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(ANSA) - GENOVA, 01 NOV - Trentamila studenti da 14 regioni, 35 mila visite in Piazza delle Feste, 37 mila a Palazzo Ducale e 220 mila presenze. Sono i numeri della 20/a edizione del Festival della Scienza, dedicato ai Linguaggi, che in 13 giorni ha portato in 49 location 300 iniziative tra incontri, mostre, laboratori, spettacoli. Il numero delle presenze è il più alto delle ultime dieci edizioni con un incremento del 20% del pubblico scolastico. La prossima edizione si svolgerà dal 26 ottobre al 5 novembre. La parola chiave sarà Impronte. «Le impronte sono quelle che lasciano la ricerca di base e la ricerca applicata lungo i sentieri dell'umanità. Sono quelle - dice Alberto Diaspro, presidente del Consiglio scientifico del Festival della Scienza - che troviamo nella poesia, nella danza, nella musica, nelle lettere e nel quotidiano. Sono le impronte svelate di ciò che sembrava invisibile».La 20/a edizione ha coinvolto 424 scienziati da tutto il mondo e 378 tra enti, associazioni, aziende, editori, per un programma con 300 eventi, articolati in 133 conferenze, 84 laboratori, 31 mostre, 10 spettacoli, 17 eventi speciali e 25 eventi online solo per le scuole. Ha coinvolto 500 giovani tra animatori e studenti del progetto OrientaScienza.
    «La ventesima edizione - commenta Marco Pallavicini, presidente del Festival - ha confermato la crescita della manifestazione, divenuta punto fermo e affermato dell'offerta turistico-culturale della città». "Uno dei dati più significativi - aggiunge Fulvia Mangili, direttrice del Festival - è quello del pubblico scolastico: 30 mila studenti, più del doppio del 2021 e il 20% in più del 2019, a dimostrazione di quanto la scuola percepisca il Festival come opportunità di approfondimento". Per la prima volta il Festival della Scienza ha aperto gratuitamente le porte delle conferenze ai nati dal 2003 in poi. Si è parlato di meccanica quantistica, del bosone di Higgs, di covid con la microbiologa Maria Elena Bottazzi, di fisica con il prof influencer Vincenzo Schettini, di buchi neri, del suono dell'universo. Ci sono state mostre interattive come quella dedicata all'energia sostenibile. E poi i laboratori tra cui quello sulla matematica degli egizi (ANSA).
   

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