La discesa al suolo del veicolo della missione Mars 2020, insieme al drone-elicottero Ingenuity, si è conclusa con successo alle 21.55 come da programma. Il rover cercherà indizi di vita in uno dei luoghi più suggestivi del pianeta rosso, il cratere Jazero, bacino di un antico lago. Per due anni il mezzo setaccerà il suolo per raccogliere i primi campioni destinati a essere portati sulla Terra nel 2031
Il rover Perseverance è arrivato su Marte e ha toccato il suolo. Ora cercherà la vita in uno dei luoghi più suggestivi del pianeta rosso, il cratere Jazero, il bacino di un antichissimo lago che potrebbe conservare tracce di vita passata. La discesa al suolo del rover, nell'ambito della missione Mars 2020 della Nasa, si è conclusa con successo alle 21.55, dopo una decina di minuti che hanno lasciato senza fiato gli esperti: in quel frangente, infatti, si è giocato il futuro del rover e del suo piccolo compagno di viaggio, il drone-elicottero Ingenuity. Appena il 40% dei veicoli che prima di Perseverance hanno tentato di posarsi sul suolo marziano, infatti, avevano raggiunto l'obiettivo.
Si cerca la vita su Marte
La missione di Perseverance è quella di cercare tracce di vita passata e raccogliere i primi campioni del suolo marziano: campioni che nel 2031 saranno portati sulla Terra da una staffetta di missioni (nella quale anche l'Italia ha un ruolo importante). "Perseverance è il rover più ambizioso fra i robot della Nasa, il cui obiettivo scientifico è scoprire se su Marte ci sia mai stata vita", aveva detto prima dell'atterraggio il capo del Direttorato delle Missioni scientifiche dell'agenzia spaziale americana, Thomas Zurbuchen. Il rover cercherà la risposta nel cratere Jazero, "il sito marziano più impegnativo mai individuato per un atterraggio". Formato miliardi di anni fa, forse in conseguenza dell'impatto di un asteroide, il cratere si è poi riempito d'acqua ed è diventato un lago profondo circa 500 metri, per poi diventare arido quando il clima su Marte è cambiato. Nei sedimenti potrebbero ancora conservarsi tracce di forme di vita passata.
Il successo di Perseverance dopo i “7 minuti di terrore”
Per Perseverance tutto è andato come previsto e l’atterraggio è avvenuto in orario. Momenti di suspense si sono registrati quando il rover della Nasa è entrato nell'atmosfera di Marte e ha affrontato la parte più breve e più difficile della missione. In quel momento, infatti, sono iniziati i cosiddetti “sette minuti di terrore” che separavano il rover dal suolo marziano: in quel frangente il veicolo ha affrontato temperature altissime, protetto da uno scudo termico, e poi ha rallentato notevolmente la velocità. L'arrivo sul suolo di Marte è stato alle 21.55 italiane, ma il segnale trasmesso dal rover è arrivato a Terra soltanto 11 minuti più tardi a causa del ritardo delle comunicazione fra Marte e il nostro pianeta. Un lungo applauso dal centro di controllo ha accompagnato l'arrivo su Marte del quinto rover della Nasa, che ha già inviato a Terra le prime immagini.
Cosa farà Perseverance
Per due anni il rover setaccerà il suolo per raccogliere i primi campioni destinati a essere portati sulla Terra. La missione Mars 2020 segna infatti l'avvio del programma Mars Sample Return (Msr), di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa), al quale l'Italia contribuisce con la sua agenzia spaziale, l'Asi, e con l'industria, con il gruppo Leonardo.. I campioni raccolti da Perseverance saranno inseriti in contenitori e depositati in luoghi precisi: il recupero è affidato alla missione prevista nel 2026 e nel 2031 un'altra missione dovrà portarli sulla Terra.
I precedenti
Perseverance è il quinto rover della Nasa a muovere le sue ruote su Marte, dopo il Sojourner arrivato nel 1997 con la missione Mars Pathfinder e che funzionò meno di tre mesi, i rover gemelli Spirit e Opportunity, della missione Mars Exploration Rover arrivati nel gennaio 2014 e attivi rispettivamente per sei e quasi 15 anni, e Curiosity, arrivato con la missione Mars Science Laboratory il 6 agosto 2012 e ancora attivo. Lanciato il 30 giugno 2020, nell'ambito della missione Mars 2020 del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, Perseverance ha percorso quasi 3,9 milioni di chilometri in poco più di sette mesi ed è la terza missione a raggiungere Marte nell'arco di dieci giorni, dopo la missione Hope degli Emirati Arabi e la Tianwen-1 della Cina. Delle tre missioni, è però la prima a rilasciare un rover sul suolo marziano, considerando che l'altra missione programmata per farlo, la Tianwen-1, lo farà a maggio.