Da Hubble la splendida immagine della galassia NGC 2217. FOTO

Scienze
ESA/Hubble & NASA, J. Dalcanton

Al centro dell’ennesimo scatto prodotto dal celebre telescopio, la “magnifica barra centrale di NGC 2217”, che brilla luminosa nella costellazione del Canis Major (Cane Maggiore). Situata a circa 65 milioni di anni luce dalla Terra, questa galassia a spirale barrata è stata fotografata in tutto il suo splendore

Il telescopio Hubble, gestito dalla Nasa e dall'Esa, ha spesso fornito affascinanti immagini provenienti dallo spazio. E’ questo il caso anche di uno degli ultimi scatti diffusi dall’Agenzia spaziale americana, quello relativo alla galassia NGC 2217, pubblicato nei giorni scorsi anche sui canali social dedicati al celebre telescopio.

Una particolare barra luminosa

La “magnifica barra centrale di NGC 2217” (nota anche come AM 0619-271), si legge sul sito dedicato ad Hubble, brilla luminosa nella costellazione del Canis Major (Cane Maggiore), in questa nuova immagine scattata dal telescopio della Nasa. Situata a circa 65 milioni di anni luce dalla Terra, questa galassia a spirale barrata ha dimensioni simili alla nostra Via Lattea. Gli esperti spiegano che molte delle stelle presenti sono concentrate nella sua regione centrale formando questa particolare barra luminosa, circondata da una serie di bracci a spirale strettamente avvolti.

I buchi neri supermassicci

L’immagine prodotta, i cui colori appaiono così vividi dopo esser stata analizzata grazie ai dati prodotti del Panoramic Survey Telescope e del Rapid Response System (Pan-STARRS) mostra come la barra centrale in questi tipi di galassie giochi un ruolo importante nella loro evoluzione, aiutando a convogliare il gas dal disco al centro della galassia stessa. Gli astrofisici della Nasa, nel commentare l’immagine, hanno sottolineato che il gas e la polvere trasportati in questo processo hanno un ruolo specifico nella formazione di nuove stelle oppure ancora vengono alimentati dal buco nero supermassiccio al centro della galassia stessa. Con un peso che varia da poche centinaia a oltre un miliardo di volte la massa del nostro Sole, i buchi neri supermassicci sono presenti in quasi tutte le grandi galassie.

Una galassia antica

A proposito di galassie e di Hubble, è di alcuni giorni fa la conferma, arrivata grazie ad uno studio degli esperti dell'Università di Tokyo, che la galassia Gn-z11 situata a 13,4 miliardi di anni luce di distanza da noi e nata quando l’universo aveva solo 400 milioni di anni di età, è quella più antica e distante in assoluto. Scoperta grazie al telescopio Hubble nel 2016, già all’epoca gli esperti avevano intuito come si trattasse della galassia più lontana e più antica di tutte quelle mai osservate finora. Ma proprio di recente, grazie al nuovo lavoro di ricerca, gli studiosi sono riusciti a rafforzare la validità di questa tesi e attraverso il lavoro dell’Osservatorio Keck-I posizionato sul Mauna Kea, alle Hawaii, questa teoria ha ricevuto una conferma sperimentale indipendente.

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