Messa a punto una “bilancia” per pesare la massa dei buchi neri. Lo studio

Scienze
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Il procedimento si basa su una formula che studia la radiazione dei gas circostanti, individuata grazie a una ricerca dell'Università di Padova con l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), pubblicata sull'Astrophysical Journal

È stata sviluppata una “bilancia” che permette di misurare la massa dei buchi neri al centro delle galassie attive, anche i più grandi, giganti cosmici con una massa milioni o miliardi di volte quella del Sole. Questa speciale “bilancia” si basa su una formula messa a punto dai ricercatori guidati dall'italiana Elena Dalla Bontà, dell'Università di Padova e associata all'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Pubblicata sull'Astrophysical Journal, la formula, spiegano gli autori dello studio, permette di misurare la massa del buco nero studiando la radiazione emessa dal gas che lo circonda, il cosiddetto spettro di emissione.

La formula

Per arrivare a programmare uno strumento che permettesse di “pesare” oggetti cosmici di dimensioni enormi, gli astrofisici guidati dall'italiana Elena Dalla Bontà hanno misurato "la larghezza e la luminosità delle righe di emissione prodotte dal gas riscaldato e ionizzato dalla radiazione ultravioletta vicino al buco nero", come si legge sull'Astrophysical Journal. La stima dei ricercatori è che il buco nero che dimora al centro di una galassia attiva, divorando tutto ciò che gli capita a tiro, luce compresa, grazie alla sua irresistibile attrazione gravitazionale, abbia una massa pari allo 0,2 per cento di quella totale delle stelle della galassia che lo ospita. I ricercatori sperano ora di usare questo nuovo parametro per studiare l'evoluzione parallela di buchi neri e galassie in funzione del tempo cosmico.

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L'immagine di un buco nero
L'immagine di un buco nero - ©Ansa

In futuro osservazioni più semplici

“Siamo partiti raccogliendo e selezionando i migliori dati fotometrici e spettroscopici per tutti i nuclei galattici attivi (Agn) monitorati fino ad oggi, sia dal nostro gruppo che da altri astronomi, allo scopo di studiare le dimensioni e la cinematica della regione in cui il gas si muove più vorticosamente attorno al buco nero centrale” spiega Dalla Bontà, a capo dello studio. Grazie a questo procedimento, prosegue l’esperta, “abbiamo finalmente calibrato una relazione che permette di ricavare in maniera semplice e accurata la massa del buco nero da una singola osservazione spettroscopica, e che potrà essere applicata a tutte le campagne di osservazioni spettroscopiche delle galassie attive”.

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