Si tratta di un fenomeno legato all’inizio effettivo di un nuovo ciclo solare, che dura in media 11 anni. L’evento "indica una buona ripresa dell'attività solare e dimostra che i campi magnetici del Sole si stanno riorganizzando in maniera molto efficace", ha spiegato il fisico Mauro Messerotti all'Ansa
Il Sole ha inaugurato il suo nuovo ciclo di attività con la più grande eruzione registrata negli ultimi tre anni, scagliando nello spazio una nube di particelle. Lo ha comunicato la Nasa, diffondendo un video ed alcune immagini catturate dal Solar Dynamics Observatory, in cui si può osservare un brillamento ed una successiva eruzione di materiale solare, generatasi il 29 novembre 2020. L'eruzione, hanno spiegato gli esperti, è stata classificata di classe M 4.4 nella scala di tre livelli utilizzata per valutare scientificamente questi fenomeni (C, M, X). Le eruzioni di classe M, tra l’altro, sono eruzioni di medie dimensioni e si classificano a loro volta in base ad una scala compresa da 1 a 9.
Una buona ripresa dell’attività solare
La Nasa ha spiegato che nel video pubblicato è osservabile un'eruzione di materiale solare che si è diffusa nello spazio come una gigantesca nuvola di gas e campi magnetici: si tratta di un fenomeno noto come espulsione di massa coronale (CME). E’ stato individuato pure, seppur meno visibile, uno sciame di particelle energetiche solari in rapido movimento. Tali particelle sono guidate dai campi magnetici che fluiscono dal Sole e che, a causa della rotazione costante del Sole stesso, vengono spinte indietro formando una grande spirale, proprio come l'acqua che esce da un irrigatore rotante, spiega la Nasa. La nuova eruzione "indica una buona ripresa dell'attività solare e dimostra che i campi magnetici del Sole si stanno riorganizzando in maniera molto efficace", ha spiegato invece, il fisico solare Mauro Messerotti, dell'Osservatorio di Trieste dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell'università di Trieste. Il fenomeno, ha detto all’Ansa, "è stato generato dalla macchia AR2790, comparsa di recente sul lembo Est nell'emisfero Sud del Sole".
I cicli solari
Il nuovo ciclo solare era stato annunciato già alcune settimane fa, nel settembre 2020 sia dalla Nasa e sia dall’Agenzia americana per l'Atmosfera e gli oceani (Noaa). I cicli solari, spiegano gli scienziati, durano in media 11 anni e si alternano tra periodi di massima attività, durante i quali aumenta il numero delle macchie solari e altri periodi di attività minima, nei quali il numero delle macchie si riduce. Con l'inizio effettivo del nuovo ciclo si verifica anche un graduale aumento di fenomeni legati all'attività solare, proprio come le eruzioni.