Utilizzo risorse spaziali, siglato accordo Dass-Università di Adelaide

Scienze

Il Distretto AeroSpaziale della Sardegna collaborerà con l’ateneo australiano allo sviluppo di tecnologie che permetteranno agli astronauti di utilizzare in modo sostenibile le risorse che troveranno sui corpi celesti

Lo sviluppo di tecnologie che permettano agli astronauti di utilizzare in modo sostenibile le risorse che troveranno sui corpi celesti rappresenta uno dei requisiti essenziali per il futuro dell’esplorazione spaziale. Per dare vita a queste soluzioni innovative, l’Università di Adelaide, in Australia, ha stretto un accordo con il Distretto AeroSpaziale della Sardegna (Dass), un consorzio composto da 24 aziende del settore e da 5 istituzioni pubbliche. Le tecnologie messe a punto dagli esperti permetteranno agli astronauti di utilizzare le risorse in situ (ISRU), dopo averle estratte e sottoposte a degli specifici processi, per produrre i materiali desiderati sul posto, rendendo così possibile lo svolgimento di missioni a lungo termine sulla Luna, su Marte e altri corpi celesti.

 

Il ruolo dell’Università di Adelaide

 

"L'Università di Adelaide è lieta di sottoscrivere l'accordo con il DASS in un momento in cui entrambi cerchiamo metodologie per utilizzare in modo sostenibile le risorse, come i minerali e l'acqua, che si trovano nello spazio", dichiara il professor Anton Middelberg, il vice Rettore vicario dell’Università di Adelaide. Il Centro per le risorse planetarie e spaziali sostenibili dell’ateneo riunisce i punti di forza per l’esplorazione, l’estrazione mineraria, la produzione e l’elaborazione della ricerca per affrontare le sfide dell’esplorazione spaziale a lungo termine, garantendo al contempo l’applicazione in tempi brevi sulla Terra. 

 

Lo sviluppo delle nuove tecnologie

 

La ricerca sarà simulata sulla Terra e convalidata conducendo esperimenti nello spazio su piattaforme appropriate come la Stazione Spaziale Internazionale. Lo sviluppo delle tecnologie per l’utilizzo delle ISRU giocherà un ruolo importante per concretizzare le ambizioni della Nasa, che prevede di stabilire una presenza a lungo termine sulla Luna entro il 2024 da utilizzare come base per l’esplorazione dello spazio profondo. “Non vediamo l’ora di lavorare con gli esperti dell’Università di Adelaide”, dichiara Giacomo Cao, il presidente del Distretto AeroSpaziale della Sardegna. “Il Dass stimola la collaborazione tra centri di ricerca, università e aziende spaziali per stabilire opportunità di business come pure per crescere e innovare nel settore spaziale, sia in Italia che all’estero. Siamo specializzati nello sviluppo di concetti di ISRU che sono stati sfruttati in due brevetti internazionali di proprietà del distretto relativi all’esplorazione della Luna e di Marte e già concessi in Cina, Europa, India, Giappone, Russia e Stati Uniti d’America”.

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