In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Mais, scoperti due geni che ne regolano la fioritura

Scienze

ZCN8 e ZCN12 hanno permesso alla pianta di adattarsi ai climi temperati. Questa informazione, ottenuta nel corso di uno studio dell’Università Statale di Milano, consentirà di ottimizzare le coltivazioni nel contesto dei cambiamenti climatici generati dal riscaldamento globale

Condividi:

La fioritura precoce del mais coltivato nei territori con un clima temperato è regolata da due geni: ZCN8 e ZCN12. Lo indicano i risultati di un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università Statale di Milano, coordinato da Lucio Conti, in collaborazione con l’Università francese di Montpellier. Come spiegano gli esperti sulle pagine della rivista specializzata Plos Genetics, i due geni garantiscono alle tante varietà di mais esistenti una grande variabilità nella fioritura. 

 

Lo svolgimento dello studio

 

Per comprendere le basi genetiche della fioritura del mais, i ricercatori hanno studiato una collezione di 350 varietà della pianta di origine nordamericana ed europea, che crescono in aree con un clima temperato. “Il mais è una pianta di origine tropicale la cui fioritura è stata oggetto di una forte pressione selettiva”, spiegano gli autori dello studio. “L’espansione di mais nei climi temperati è, infatti, avvenuta grazie alla selezione di una serie di mutazioni che hanno permesso alla pianta di fiorire in giorni lunghi, tipici della nostra estate”, aggiungono. 

 

L’adattabilità del mais

 

In base alle condizioni ambientali in cui si trova, la pianta del mais può mettere in campo diverse strategie di adattamento. “La possibilità di fiorire precocemente, per esempio, è utile in zone climatiche caratterizzate da estati siccitose, oppure molto corte, per evitare situazioni di stress estremo. Viceversa, climi caldi temperati impongono la selezione di una fioritura tardiva, per accumulare più biomassa. Lo studio è utile per ottimizzare lo sviluppo delle varietà di mais nel contesto dei cambiamenti climatici generati dal riscaldamento globale”.

 

Gli uomini coltivano il mais da 10.000 anni

 

Nel corso di un altro studio, un gruppo internazionale di ricercatori è riuscito a dimostrare che la coltivazione del mais è piuttosto antica e già 10.000 anni fa era diffusa in Amazzonia. Alcuni indizi trovati in Bolivia indicano che gli abitanti di quell’area sapevano coltivare la zucca, la manioca e il mais. Per gli esperti, queste abitudini potrebbero rappresentare una conseguenza dei cambiamenti climatici avvenuti in seguito all’ultima era glaciale, risalente a circa 12mila anni fa.