Avverrà il 31 ottobre 2021 e non più a marzo. La pandemia di coronavirus e le restrizioni necessarie a contenere il contagio hanno inciso molto
La Nasa ha comunicato che il lancio del rivoluzionario telescopio James Webb, il successore di Hubble – uno dei più efficienti di sempre – avverrà il 31 ottobre 2021. Sette mesi dopo quanto previsto inizialmente, a marzo del prossimo anno. Il macchinario è stato realizzato grazie a una stretta collaborazione tra le agenzie spaziali di Stati Uniti, Europa e Canada. Secondo le previsioni dovrebbe essere lanciato dalla base di Kourou, nella Guyana francese con l’ausilio del razzo Ariane 5.
I motivi del ritardo
I fattori che hanno contribuito alla decisione di spostare la data di lancio – scrive la Nasa nel comunicato comprendono l'impatto delle maggiori precauzioni di sicurezza, la riduzione del personale in loco e il frazionamento dei turni di lavoro – condizioni imputabili all’emergenza coronavirus – ma anche altre complicazioni tecniche. L’agenzia aveva pianificato una verifica dello stato dei lavori ad aprile, che è stata rinviata a causa del Covid-19 e recuperata questa settimana. Dall’esito gli esperti hanno ritenuto opportuno rinviare la partenza di James Webb. La Nasa ha comunque assicurato che il progetto rientrerà nei margini del finanziamento dell’attuale programma: 8,8 miliardi di dollari. “La perseveranza e l'innovazione dell'intero team del telescopio Webb ci ha permesso di lavorare in situazioni difficili che non avremmo potuto prevedere – commenta Thomas Zurbuchen della Nasa -. Abbiamo lavorato sodo per progredire nel progetto nonostante la pandemia; il team continua a essere focalizzato sui traguardi e sulle soluzioni tecniche che ci porteranno alla nuova data di lancio".
L’efficienza del telescopio James Webb
Il telescopio spaziale James Webb è destinato ad essere l'osservatorio spaziale più potente ad essere mai stato costruito e lanciato. Come conferma anche The Verge, è in grado di “riportare l’uomo” a quando l'universo è nato, 13,8 miliardi di anni fa. Unico anche nella forma, il telescopio sfoggia un massiccio specchio placcato in oro di sei metri e mezzo, attraverso il quale sarà possibile raccogliere la luce dai tratti più lontani del cosmo.