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Dalle passeggiate spaziali agli abissi: il record di Kathy Sullivan

Scienze
E. Alvarez

All’età di 68 anni, l’astronauta è diventata la prima donna a raggiungere l’abisso Challenger, il punto più profondo dell’oceano, situato nella Fossa delle Marianne, 11 chilometri sotto il livello del mare

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Kathy Sullivan ha raggiunto un altro record. Dopo essere diventata la prima donna americana ad affrontare una passeggiata spaziale nell’ottobre del 1984, l’astronauta ha da poco compiuto un’altra impresa destinata a finire nei libri di storia. Assieme al milionario Victor Vescovo, è salita a bordo del sommergibile a due posti Limiting Factor e ha raggiunto il punto più profondo dell’oceano, chiamato Challenger Deep (o abisso Challenger) e situato nella Fossa delle Marianne, 11 chilometri sotto il livello del mare. Così facendo, non solo è diventata la prima donna a vedere con i propri occhi questo luogo, ma anche la prima persona a “conquistare” lo spazio e gli abissi. Una volta ritornata in superficie, Sullivan si è messa subito in contatto con gli astronauti presenti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

La discesa verso il punto più profondo dell’oceano

 

"Come oceanografa e astronauta questa è stata una giornata unica nella vita: vedere il paesaggio lunare della Challenger Deep e poi confrontarmi con i miei colleghi della Stazione Spaziale sul nostro straordinario spazio interno ed esterno è stato magnifico”, ha dichiarato Sullivan. In totale, l’astronauta e Vescovo hanno trascorso 10 ore a bordo del sommergibile, progettato appositamente per resistere all’enorme pressione di oltre 1,2 tonnellate per centimetro. Dopo quattro ore, i due hanno raggiunto il fondo del Challenger Deep, dove sono rimasti per circa un’ora e mezza. La lenta risalita verso la superficie è stata lunga tanto quanto la discesa.

 

La carriera di Kathy Sullivan

 

Trascorrere così tante ore a bordo di un sottomarino non è un’impresa semplice, ma Sullivan è abituata a lavorare in situazioni difficili. Nel corso dei suoi 15 anni di carriera alla Nasa ha partecipato a tre missioni spaziali, tra cui la Sts-31, durante la quale venne portato in orbita il telescopio spaziale Hubble. Alcuni anni dopo essere stata selezionata dall’agenzia spaziale americana, Sullivan è diventata la prima donna americana a passeggiare nello spazio, all’esterno dello Shuttle Challenger. Nel 1993 ha lasciato la Nasa per dedicarsi a un’altra delle sue grandi passioni: l’oceanografia.  Presso la National Oceanic and Atmospher Association ha ricoperto il ruolo di capo scienziato e varie cariche dirigenziali. Dal 2014 al 2017 è stata amministratore dell'Agenzia federale americana per lo studio degli oceani e dell'atmosfera.