Heartbeat of the Earth, 5 artisti interpretano i dati climatici

Scienze

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, Google Arts & Culture e la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici hanno annunciato una raccolta interattiva di "opere d'arte sul clima”, prodotta da 5 artisti, tra cui l’italiana Cristina Tarquini

In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, istituita dalle Nazioni Unite nel 1974, Google Arts & Culture e la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) hanno annunciato una raccolta interattiva di "opere d'arte sul clima”, prodotta da alcuni artisti sulla base dei principali risultati del rapporto IPCC 2018 dell'ONU.  

Il progetto, chiamato “Heartbeat of the Earth”, racchiude le opere sperimentali ispirate ai dati climatici realizzate da 5 artisti, tra i quali l’italiana Cristina Tarquini, che hanno “sfruttato” il potere dell’arte per cercare di spiegare e semplificare i “dati climatici”, raccontandoli da un nuovo punto di vista.  

Hanno partecipato al progetto gli artisti Cristina Tarquini, Fabian Oefner, Laurie Frick, Pekka Niittyvirta e Timo Aho. Ecco nel dettaglio le loro opere. 

 

Acidificazione dell’oceano di Cristina Tarquini 

 

La Digital visual artist Cristina Tarquini  nella sua opera “Acidificazione dell Oceano”, utilizzando e interpretando i dati del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), rappresenta oceani sempre più acidi per l’aumento di Co2, che provoca l’erosione e lo sbiancamento dei coralli, la scomparsa di specie di pesci, lo scioglimento delle conchiglie, un aumento incontrollato delle meduse e l’invasione di rifiuti nei nostri mari.

Acidificazione dell'oceano di Cristina Tarquini


What We Eat di Laurie Frick

 

L’artista Laurie Frick, invece, nel suo lavoro intitolato “What We Eat”, che in italiano sta per “Ciò che mangiamo”, mostra l’impatto del cibo sulle emissioni di anidride carbonica. Per realizzare l’opera, l'artista ha analizzato l’impatto dei singoli alimenti sull’ambiente, utilizzando rappresentazioni grafiche dei dati, codificati per colore e dimensionati in base alla produzione di CO2. Il 25% del cambiamento climatico è causato dalla produzione di cibo, un danno maggiore rispetto a quella causato dai trasporti. 

Paradosso costiero di Timo Aho e Pekka Niittyvirta 

 

Timo Aho e Pekka Niittyvirta hanno creato “Coastline Paradox” (Paradosso Costiero), un’opera interattiva che offre una previsione dell'innalzamento del livello del mare. Attraverso una mappa e Google Street View, i due artisti sono riusciti a mettere a confronto l’attuale livello del mare e come sarà nei prossimi 300 anni secondo le previsioni scientifiche. 

 

Linee del Tempo di Fabian Oefner 

 

Infine, il fotografo sperimentale Fabian Oefner raffigura l’impressionante ritiro dei ghiacciai del Trift e del Rodano in Svizzera negli ultimi 140 anni. In “Timelines” (Linee del Tempo), l’artista traccia i loro movimenti, anno per anno, utilizzando precise coordinate digitali, fornite da un dataset di GLAMOS, in Svizzera, un drone equipaggiato con potenti luci LED e immagini a lunga esposizione del percorso di volo del drone.

“Timelines” di Fabian Oefner (Comunicato Stampa)

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