Bambini, nel 2037 più della metà saranno figli di coppie nate online
ScienzeLo indicano i risultati di una proiezione realizzata dall'Imperial College Business School di Londra per il sito di appuntamenti online eHarmony, sulla base di un sondaggio condotto dal portale su 4.008 adulti del Regno Unito e dei dati dell’Oms
Continua ad aumentare il numero delle coppie che si sono conosciute online e nei prossimi anni il trend sembra destinato a intensificarsi ulteriormente. Lo indicano i risultati di una proiezione realizzata dall'Imperial College Business School di Londra per il sito di appuntamenti online eHarmony, sulla base di un sondaggio condotto dal portale su 4.008 adulti del Regno Unito e dei tassi di natalità dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Secondo le stime degli autori del report, nel 2037 circa un bambino su due nascerà da una coppia che si è conosciuta online. Internet sorpasserà definitivamente i classici luoghi di incontro, come le discoteche, tra meno di 20 anni.
Il presente delle coppie nate su Internet
Dal report ‘Future of Dating’ emerge che dall’inizio del nuovo millennio sono nati tre milioni di bambini da coppie che si sono conosciute su Internet. Più di un terzo (35%) di chi ha trovato il proprio partner online ha avuto un figlio a distanza di un anno dal primo incontro. L’analisi indica anche che, nel 18% dei casi, le coppie nate sul web hanno due bambini, mentre quelle con un solo figlio rappresentano il 16% del totale. Gli uomini hanno maggiori probabilità (42%) di dare vita a una famiglia con un partner conosciuto online rispetto alle donne (33%).
Le previsioni per i prossimi anni
La proiezione realizzata dall'Imperial College Business School di Londra indica che entro il 2037 più della metà dei bambini nascerà da coppie che si sono conosciute su Internet. La crescita del dating online ha subito un’improvvisa accelerata negli ultimi anni: circa un terzo delle relazioni nate grazie al web (32%) ha avuto inizio tra il 2015 e il 2019. Le coppie che si sono formate tra il 2005 e il 2014, invece, rappresentano solo il 19% del totale. Questa crescita coincide con una perdita di popolarità dei tradizionali luoghi di incontro.