Campi Flegrei, le fumarole aiutano a controllare il vulcano: lo studio Ingv

Scienze
Immagine di archivio (Agenzia Fotogramma)

L’analisi del loro tremore può fornire delle informazioni utili sullo stato di attività del supervulcano. Gli esperti si sono concentrati soprattutto sull’area idrotermale di Pisciarelli 

L’analisi del tremore sismico delle fumarole, ossia le emanazioni di vapore e di altri gas vulcanici solitamente presenti nelle vicinanze dei crateri o dei fianchi dei vulcani attivi, possono fornire delle informazioni utili sullo stato di attività del supervulcano dei Campi Flegrei: è quanto emerge da un nuovo studio condotto dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista specializzata “Geochemistry, Geophysics, Geosystems” dell'American Geophysical Union. Sotto la guida di Flora Giudicepietro, ricercatrice dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv, il gruppo di geofisici e geochimici si è concentrato soprattutto sulla zona di Pisciarelli, dov’è presente una fumarola di grande importanza, in corrispondenza della quale si distribuisce in profondità la sismicità dell’area idrotermale.

L’analisi del tremore sismico

“I Campi Flegrei sono una caldera vulcanica, formatasi a seguito dello svuotamento di una camera magmatica superficiale, dovuto alla grande eruzione dell'Ignimbrite campana di circa 40.000 anni fa”, spiega Flora Giudicepietro. “Quest’area, ricca di storia, è caratterizzata, come molte altre caldere nel mondo, a deformazioni, sismicità e dalla presenza di un vasto sistema idrotermale”, prosegue l’esperta. I ricercatori ipotizzano che la sismicità si concentri in percorsi preferenziali, nei quali si muovono i fluidi del sistema idrotermale. “L’analisi del tremore sismico registrato vicino alle fumarole di Pisciarelli ci dà una buona indicazione del sistema idrotermale dei Campi Flegrei, che è collegato al sistema vulcanico. È uno strumento in più per monitorare con maggiore efficacia i Campi Flegrei”, sottolinea Giudicepietro.

Il bradisismo

A partire dagli anni ’50, nei Campi Flegrei si è intensificato il bradisismo, un fenomeno vulcanico caratterizzato da terremoti e sollevamento del suolo, la cui intensità è aumentata nei periodi compresi tra il 1968 e il 1972 e tra il 1982 e il 1985. Dal 2004 a oggi, si è verificata una progressiva variazione del sollevamento, con terremoti di bassa energia e attività del sistema idrotermale più intensa. Tra il 2012 e il 2013, questa situazione ha portato la Protezione Civile Nazionale a elevare il livello di allerta da verde (base) a giallo (attenzione). 

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