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Creata la pelle sintetica che simula il tatto, utile dalle protesi ai videogiochi

Scienze
Immagine di archivio (Ansa)

Messa a punto dalla Northwestern University, è fatta da un materiale leggero e flessibile che integra sensori che trasmettono le sensazioni tattili grazie a un’antenna wireless. Potrebbe essere applicata anche a cellulari e social media 

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In futuro, i videogiochi che sfruttano la realtà virtuale offriranno un grado di immersione sempre più alto, con la possibilità di percepire persino le sensazioni tattili che proverebbero i protagonisti. Questa è soltanto una delle possibili applicazioni della pelle sintetica sviluppata dai ricercatori della Northwestern University, che può essere alimentata semplicemente tramite una connessione wireless e può aderire a ogni parte del corpo. L’invenzione viene illustrata nel dettaglio all’interno della rivista Nature, sulla quale il team spiega l’esperimento che ha permesso a un uomo dotato di una mano protesica di percepire sensazioni tattili toccando un oggetto.

Pelle sintetica: ecco come restituisce la sensazione del tatto

Il sistema messo a punto dalla Northwestern University è costituito da un foglio elettronico fatto da un materiale sottile, morbido e flessibile che contiene al proprio interno degli attuatori, ovvero componenti meccanici grazie ai quali la pelle sintetica riesce a comunicare. Questo device indossabile rinuncia a cavi e batterie per l’alimentazione, garantita in modalità wireless grazie a un’antenna: l’energia elettrica ricevuta dalla pelle viene poi convertita in vibrazioni. Il prototipo realizzato dai ricercatori è un foglio di 15 centimetri che aderisce comodamente alla cute umana anche nelle parti curve. Secondo Calogero Oddo dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa la nuova tecnologia offre “prospettive molto interessanti” e può essere immaginata “applicata per esempio ai cellulari del futuro, che potrebbero essere ‘indossati' sull’avambraccio, dando la possibilità non solo di parlarsi e vedersi ma anche di stringersi la mano a distanza".

Le possibile applicazioni della pelle sintetica

Le tante possibili applicazioni della nuova pelle sintetica rappresentano in effetti uno degli aspetti più interessanti. In ambito medico, ad esempio, la tecnologia potrebbe restituire le sensazioni tattili a chi ha subito un’amputazione: in una dimostrazione condotta dai ricercatori, un uomo con una mano protesica ha applicato la pelle artificiale, che grazie ai sensori ha trasmesso la percezione tattile quando veniva afferrata una tazza. In questi casi secondo Oddo “l’arto residuo può essere rivestito di questa pelle, in modo che quando la protesi tocca un oggetto le invia gli impulsi, permettendo a chi la indossa di percepire la forma di un oggetto”. Non mancherebbero inoltre le opportunità per sfruttare questa tecnologia attraverso i social media, permettendo ad esempio a due persone di darsi una carezza a distanza toccando lo schermo, o anche nell’ambito della robotica di soccorso, coordinando in maniera più efficiente le operazioni grazie alla possibilità di percepire le sensazioni di un robot che opera in situazioni di pericolo.