Russia, la navetta Soyuz partita verso l’Iss: a bordo il robot Fyodor. VIDEO

Scienze
Il robot Fyodor a bordo di Soyuz (Roscosmos/Twitter)

Si tratta di un test cruciale per valutare la compatibilità della navicella con il nuovo razzo Soyuz 2.1a in vista delle missioni con equipaggio del 2020. Il robot Fyodor ‘spiegherà’ le sensazioni provate dagli astronauti 

La Russia ha completato con successo il lancio della navicella Soyuz MS-14 che, con a bordo soltanto un robot ribattezzato Fyodor, è partita alla volta della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Il veicolo spaziale è decollato dal Cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, alle 5.38 del 22 agosto: si tratta di un importante test per capire se il razzo vettore Soyuz 2.1a, che ha portato in orbita la navetta, potrà essere utilizzato in futuro anche per le missioni con equipaggio. Il lancio è stato trasmesso in diretta streaming sul sito della Nasa e sul canale televisivo ufficiale dell'agenzia statunitense.

Test chiave per il nuovo razzo Soyuz

Per la prima volta, una navetta Soyuz senza equipaggio raggiungerà la Stazione Spaziale Internazionale. Normalmente, infatti, questo veicolo spaziale è destinato al trasporto di astronauti verso la struttura orbitale, come accaduto recentemente anche a Luca Parmitano, portato sull’Iss per l’inizio della missione Beyond. Come spiega anche la Nasa, però, il lancio avvenuto dal Cosmodromo di Baikonur aveva lo scopo di testare la compatibilità della navicella con il razzo vettore Soyuz 2.1a, recentemente sottoposto a importanti aggiornamenti per prendere il posto di Soyuz FG, usato per decenni per il lancio di veicoli spaziali.

Il ruolo del robot Fyodor

Il test rappresenta uno step cruciale per l’agenzia Roscosmos in vista delle missioni con equipaggio previste dal marzo 2020, nelle quali il razzo Soyuz 2.1a porterà in orbita la navetta con a bordo gli astronauti che raggiungeranno la Stazione Spaziale Internazionale. Al momento, l’unico ‘ospite’ del veicolo Soyuz MS-14 era un robot umanoide chiamato Skybot F-850 o con l’acronimo inglese Fedor (Final Experimental Demonstration Object Research), trasformato poi in ‘Fyodor’ dalla stampa vista la somiglianza fonetica con il nome russo. Lo scopo di Fyodor sarà quello di fornire informazioni su come si sentiranno gli astronauti durante il lancio, il tragitto attraverso l’atmosfera terrestre e infine l'avvicinamento all’Iss, riportando ad esempio il momento nel quale i membri dell’equipaggio inizieranno a percepire la microgravità. Secondo i piani, la navicella Soyuz dovrebbe raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale il 24 agosto, consegnando anche oltre 600kg di carico presenti a bordo agli astronauti sulla struttura. Dopo due settimane di permanenza, la navetta dovrebbe ripartire verso la Terra il 6 settembre. 

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