Saturno, gli anelli del pianeta sono ‘scolpiti’ da piccole lune

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)
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È quanto emerge dai dati ad altissima risoluzione raccolti dalla sonda Cassini, i quali sono stati studiati da un gruppo di ricercatori, guidato guidato da Matt Tiscareno del Seti Institute 

I dati ad altissima risoluzione raccolti dalla sonda Cassini di Nasa, Agenzia spaziale europea (Esa) e Agenzia spaziale italiana (Asi), hanno permesso a un gruppo di ricercatori, guidato da Matt Tiscareno del Seti Institute, di scoprire che i caratteristici anelli di Saturno sono costantemente ‘scolpiti’ dall’impatto di materiali in orbita e soprattutto dall’azione delle piccole lune del pianeta, le quali scavano profondi solchi nel corpo celeste mentre ‘rubano’ materiale per accrescersi. Le nuove informazioni hanno reso possibile anche comprendere meglio la composizione degli anelli: pur essendo formati prevalentemente da ghiaccio d’acqua, sono anche contaminati da piccole quantità di materiali organici. Allo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulle pagine di Science, ha partecipato anche il ricercatore italiano Gianrico Filacchione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). L’immagine della luna Dafni che fa capolino tra gli anelli di Saturno figura sulla copertina dell’ultimo numero della rivista specializzata.

Le caratteristiche degli anelli di Saturno

"Gli anelli di Saturno costituiscono un ambiente molto dinamico: sono formati da blocchi di materiale di dimensioni variabili, da qualche micron a una decina di metri, che si mescolano e scontrano continuamente", spiega Gianrico Filacchione. "Distribuiti in modo variabile, risultano maggiormente brillanti dove sono più densi, mentre sono più scuri dove rarefatti", prosegue il ricercatore. Gli anelli sono composti al 90-95%: in teoria dovrebbero apparire di colore neutro nello spettro del visibile e invece risultano arrossati, come confermato anche dai dati raccolti dallo spettrometro Vims della sonda Cassini. Secondo Filacchione questo arrossamento potrebbe essere dovuto al fatto che il ghiaccio è contaminato da piccole quantità di materiali organici. “Si tratta di composti molto semplici a base di carbonio e idrogeno: la loro presenza potrebbe essere un ulteriore indizio della giovane età degli anelli”. L’esperto aggiunge che l’intero sistema degli anelli di Saturno è confinato in una precisa configurazione a causa delle lune esterne, che mediante dei meccanismi di risonanza ne evitano l’espansione. "D'altra parte, dentro gli stessi anelli vediamo la formazione di piccole lune, forse il risultato più bello dello studio: si tratta di strutture a forma di S allungata, di circa un chilometro di diametro, che sono gli embrioni di accrescimento di nuove piccole lune".

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