Secondo uno studio, una lesione nervosa paralizzò la mano destra di Leonardo

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)

Analizzando un ritratto di Leonardo anziano, due studiosi hanno ipotizzato che a causare l'infermità della mano destra non fu un ictus ischemico, bensì una lesione al nervo ulnare provocata da un trauma al braccio 

Un nuovo mistero sulla vita di Leonardo da Vinci potrebbe essere stato svelato. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine, a paralizzare la mano destra dell’artista e inventore toscano in età avanzata non sarebbe stato un ictus, come finora si è pensato, bensì una lesione nervosa causata da un trauma al braccio. Ad avanzare questa nuova ipotesi sono Davide Lazzeri, chirurgo plastico della Clinica Villa Salaria di Roma, da tempo impegnato nello studio della medicina nell'arte, e il neurologo Carlo Rossi.

Dita deformate da paralisi del nervo ulnare

Presso le Gallerie dell'Accademia di Venezia è conservato il ritratto, attribuito a Giovan Ambrogio Figino, artista lombardo attivo nel XVI secolo, di un busto di marmo (oggi disperso) che raffigurava Leonardo in età anziana, nel quale si vede la sua mano destra sostenuta da una fasciatura e con le dita in una posizione insolita. Analizzando questo disegno, una decina di anni fa alcuni studiosi si convinsero che a causare quella paralisi fu un ictus ischemico, un’ipotesi rivista e screditata da Lazzeri e Rossi sulla base dello stesso ritratto. Secondo i due esperti, infatti, la deformità della mano riprodotta nel bozzetto sarebbe da attribuire non tanto alla spasticità muscolare provocata da un ictus, ma piuttosto alla paralisi del nervo ulnare, ossia quello che dalla spalla scende fino alla mano e che gestisce i muscoli che controllano alcuni movimenti della mano, causata da un trauma subito al braccio destro.

Paralisi non associata a deterioramento cognitivo

Come riferisce Lazzeri, a supportare questa tesi è il fatto che "l'infermità alla mano destra non era associata a deterioramento cognitivo o ad altre disturbi motori”. Dopo la paralisi, infatti, Leonardo ha continuato comunque a insegnare e disegnare con la mano sinistra, anche se - rilevano i due studiosi - l’infermità delle dita potrebbe avergli impedito di sorreggere un pennello per ritoccare o portare a termine alcuni dei dipinti che aveva con sé in Francia negli ultimi anni della sua vita, tra cui Sant'Anna, la Vergine e il Bambino con l'agnellino, un San Giovanni Battista giovane e due ritratti, uno dei quali è la Gioconda.

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