Nasce Ska Observatory, in arrivo radiotelescopio più grande del mondo

Scienze
Telescopio (Getty Images)

È stato siglato a Roma il documento che sancisce la formazione dell’organizzazione che porterà alla realizzazione di un potente radiotelescopio, ideato per scrutare gli angoli più profondi dell’universo 

Il 12 marzo, sette paesi hanno siglato a Roma il Trattato internazionale che sancisce la nascita dello Ska Observatory, la seconda organizzazione intergovernativa dedicata all'astronomia dopo l'European Southern Observatory (ESO), e che porterà alla realizzazione del più grande radiotelescopio del mondo. Soddisfatto il ministro dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, che ha firmato il documento insieme a Gran Bretagna, Cina, Portogallo, Sudafrica, Olanda e Australia: “È uno dei progetti più ambiziosi mai realizzati. Siamo alle porte del futuro perché questo progetto è un'icona del ruolo strategico della ricerca nella società contemporanea e un motore di innovazione e crescita”, ha dichiarato il ministro.

Il progetto

Con le migliaia di potenti antenne distribuite tra Australia e Sud Africa che raccoglieranno i dati all’unisono, il radiotelescopio Ska (Square Kilometre Array) sarà il più grande del mondo e andrà a scrutare gli angoli più remoti dell’universo alla ricerca di spiegazioni su diversi fenomeni ancora di difficile comprensione, come i lampi radio veloci. Inoltre, tramite questo strumento, gli scienziati potranno ottenere la mappa di milioni di galassie, sottoporre a nuove prove la teoria della relatività e perfino andare a cercare segni di vita aliena.
Il radiotelescopio sarà in grado di raccogliere una quantità di informazioni pari al numero 600 seguito da 15 zeri, circa quanto può essere archiviato in oltre mezzo milione di pc. Per analizzare tutti questi dati sarà necessario ricorrere all’utilizzo dei due super computer più veloci del mondo.

Investimenti per 700 milioni

A partire dal 2020 sarà di circa 700 milioni di euro il valore dei contratti che verranno stipulati dai sette paesi che aderiscono al progetto Ska, che richiederà il lavoro di più di mille professionisti tra ingegneri e ricercatori provenienti da 20 paesi diversi. Questi esperti hanno dedicato gli ultimi cinque anni alla progettazione della rete di radiotelescopi, unita allo sviluppo di nuovi programmi di ricerca e ad attività educative. Il progetto può essere associato per importanza al più grande acceleratore di particelle del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra, o alla rete di antenne per il rilevamento delle onde gravitazionali che unisce l'americano Ligo e l'europeo Virgo.

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