Gemelli quasi identici, scoperto in Australia il terzo caso al mondo

Scienze
Foto di archivio (ANSA)

I due gemelli, detti sesquizigoti, condividono il 100% del Dna materno ma solo una parte di quello paterno. La scoperta, avvenuta quando la madre era ancora incinta, risale al 2014

In Australia è stata scoperta una rarissima coppia di gemelli semi identici, detti sesquizigoti, ossia che condividono il 100% del Dna della madre, ma solo una parte di quello del padre. Nati nel 2015, si tratta del primo caso individuato durante la gravidanza, il terzo conosciuto in tutto il mondo, come indicato sul The New England Journal of Medicine da Nicholas Fisk, dell'Università del Nuovo Galles del Sud in Australia, e da Michael Gabbett, della Università Tecnologica del Queensland.

In ballo tre set di cromosomi

La scoperta è avvenuta nel 2014, quando la madre ancora incinta si è sottoposta a un normale controllo di routine, dal quale è emerso che i due gemelli che portava in grembo, i quali inizialmente sembravano essere identici, in realtà erano un maschio e una femmina, una condizione impossibile nel caso di gemelli omozigoti.
I gemelli identici, infatti, hanno origine da un singolo ovulo della madre, fecondato da uno spermatozoo solo, che si divide poi in due cellule con lo stesso Dna, mentre i gemelli non identici, o eterozigoti, vengono concepiti quando due cellule uovo materne sono fecondate da due spermatozoi distinti. Tuttavia, “se una cellula uovo viene fecondata da due spermatozoi contemporaneamente - spiega Gabbett -, il risultato sono tre set di cromosomi, uno ereditato dalla madre e due dal padre", dando vita così ai gemelli sesquizigoti. I due bambini australiani ora hanno quattro anni e sembrano godere di ottima salute.

“Una delle stranezze della biologia”

Giuseppe Novelli, genetista e rettore dell'Università di Roma Tor Vergata, ha commentato la nascita dei due gemelli sesquizigoti: ”Di solito si tratta di una condizione incompatibile con la vita e gli embrioni non sopravvivono. È una rarissima casualità, una delle stranezze della biologia dello sviluppo ancora in buona parte sconosciuta. In pratica - ha proseguito l’esperto - è la biologia stessa che cerca di correggere l'anomalia eliminando i cromosomi in eccesso, ma di solito non ci riesce. In ogni caso - ha concluso Novelli - la separazione che ha portato ai due gemelli non può essere stata netta e quindi probabilmente i bambini sono dei mosaici di caratteri genetici diversi”.
Il primo caso accertato di gemelli quasi identici è quello di due fratellini francesi nati nel 2002, un maschio e un ermafrodita, cresciuto poi come una femmina, mentre il secondo risale al 2007 negli Stati Uniti. Gli esperti sono ora alla ricerca di altri casi.

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