Svelato uno dei segreti della vista, celato nei movimenti oculari

Scienze
Occhio (Getty Images)

I micromovimenti oculari, fino a ora sottovalutati dagli esperti, sarebbero fondamentali per garantire una vista acuta e precisa. La scoperta potrebbe aiutare gli esperti a scovare le ragioni scientifiche alla base di alcune alterazioni della percezione visiva

I micromovimenti oculari, fino ad ora sottovalutati dagli esperti, sarebbero fondamentali per garantire una vista acuta e precisa. La scoperta si deve alla collaborazione tra menti italiane e statunitensi, e in particolare a Antonino Casile dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Ferrara, Michele Rucci, dell'Università di Rochester e Jonathan Victor, del Weill Cornell Medical College. Si tratta di una rivelazione prima nel suo genere che potrebbe aiutare gli esperti a scovare le ragioni scientifiche alla base di alcune alterazioni della percezione visiva. In futuro, ulteriori studi potranno dare il via a una serie di nuove terapie potenzialmente in grado di correggere alcuni specifici problemi di vista. Gli esperti ritengono, inoltre, che i risultati potrebbero essere preziosi per lo sviluppo di nuove tecnologie nel settore della visione artificiale.

I ‘movimenti di fissazione’ degli occhi

Per compiere la ricerca, pubblicata sulla rivista eLife, i ricercatori hanno studiato nel dettaglio i cosiddetti ‘movimenti di fissazione’, ovvero quei quasi impercettibili spostamenti che gli occhi compiono mentre osservano un particolare oggetto. Nonostante il cervello umano sia in grado di riprodurre l’immagine captata con la vista, rendendola stabile e chiara, sulla retina la visione non è altrettanto fissa, in quanto rispecchia gli stimoli visivi individuati dagli occhi e in particolare i piccoli movimenti che compiono focalizzandosi su un particolare obiettivo. Gli esperti, dopo aver indagato il movimento dell’occhio umano e la conseguente percezione visiva, lo hanno confrontato con una simulazione ottenuta grazie all’utilizzo di un computer. Sono così riusciti a dimostrare che i movimenti oculari, finora sottovalutati, sono funzionali a permettere una visione ottimale.

I risultati della ricerca

I ‘movimenti di fissazione’, sarebbero simili per funzione agli spostamenti che l’uomo compie con i polpastrelli quando impegnato a identificare la forma e le caratteristiche precise di un particolare oggetto. La mano abitualmente non si limita a tastare la superficie ma effettua dei piccoli movimenti in diverse direzioni per cercare di scovare più informazioni possibili. "Questi risultati costituiscono il più recente tassello di una serie di ricerche che negli ultimi 15 anni ha rivelato una sorprendente capacità di controllo motorio nell'umano”, spiega Michele Rucci, dell’Università di Rochester. La ricerca è di fondamentale importanza “non solo per comprendere il funzionamento del sistema visivo nell'uomo, ma anche per sviluppare nuovi e più efficienti sistemi di visione artificiale”.

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