Durante questa fase, nota come Long Shutdown 2, fisici, ingegneri e tecnici realizzeranno un processo di ammodernamento dell’Lhc e dei suoi quattro esperimenti principali
Il Cern ha da poco annunciato una pausa di due anni per il Large Hardron Collider. Gli operatori del Centro di controllo hanno fermato i fasci che finora hanno percorso l’acceleratore di particelle e, come da programma, è stata interrotta la presa dati. Fisici, Tecnici e Ingegneri approfitteranno di questo stop di due anni, noto come Long Shutdown 2 o Ls2, per realizzare un processo di ammodernamento dell’Lhc e dei suoi quattro principali esperimenti Atlas, Cma, Alice e Lhcb.
Long Shutdown 2
"Negli ultimi anni il lavoro delle collaborazioni scientifiche che conducono gli esperimenti dell'Lhc ha consentito un enorme progresso nella nostra comprensione delle proprietà del bosone di Higgs e del Modello Standard", dichiara Fabio Gianotti, il direttore generale del Cern. “Queste conoscenze sono fondamentali, perché il bosone di Higgs è una particella molto speciale, unica nella nostra ricerca di nuova fisica”.
Nadia Pastrone, coordinatrice dell’attività di ricerca dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) nella fisica delle alte energie, dichiara che durante la pausa di due anni "l'intero complesso dell'acceleratore e degli esperimenti sarà potenziato e aggiornato".
Il ricercatore del Cern Mirko Pojer precisa che nel corso di Long Shutdown 2 sarà modificato “uno degli elementi di protezione dei potenti magneti di Lhc, intervento grazie al quale il campo magnetico potrà essere aumentato e con esso l’energia della macchina”.
Anche i quattro esperimenti principali subiranno delle modifiche importanti. Lhcb sarà sostituito quasi del tutto, diventando così più rapido nell’acquisizione dei dati. La tecnologia dei rilevatori di tracciamento di Alice sarà aggiornata per incrementarne la velocità di lettura. Infine, gli esperti potenzieranno Atlas e Cms e li ottimizzeranno per il futuro funzionamento con Hi-Lumi LHC.
Che cos’è il Large Hadron Collider?
Il Large Hadron Collider (Lhc) è l’acceleratore di particelle più grande e performante del mondo. Si trova presso il Cern, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare con sede a Ginevra. È composto da 27 chilometri di magneti superconduttori circolari. Può accelerare gli adroni fino a una velocità prossima a quella della luce. È stato realizzato per raggiungere vari obiettivi scientifici ambiziosi, come ottenere una migliore comprensione dell’asimmetria tra materia e antimateria e misurare le probabilità degli urti tra protoni. Nel 2012 l’utilizzo di Lhc ha consentito di dimostrare l’esistenza del Bosone di Higgs, la cosiddetta ‘particella di Dio’.