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Triassico, sulla Terra oltre ai dinosauri i primi mammiferi giganti

Scienze
Dinosuari (Getty Images)

I giganti estinti convivevano con degli esemplari altrettanto mastodontici, i dicinodonti. La scoperta si deve a un team di ricercatori, coordinato da Tomasz Sulei dell'Accademia polacca delle scienze

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Nel Triassico, tra i 250 e i 200 milioni di anni fa, oltre ai dinosauri, la Terra ospitava i primi mammiferi. I giganti estinti avevano dei 'coinquilini' altrettanto mastodontici, i dicinodonti.
Un team di ricercatori, coordinato da Tomasz Sulei, dell'Accademia polacca delle scienze, ha infatti portato alla luce i resti di un enorme esemplare di una nuova specie di dicinodonte, chiamato Lisowicia bojani, un mammifero erbivoro dalle dimensioni di un elefante.
La scoperta, oltre a modificare le attuali concezioni circa il percorso evolutivo, confermerebbe, inoltre, che la scomparsa dei grandi mammiferi in Africa non sia stata opera degli antenati dell’uomo.

Dicinodonte dal peso di 9 tonnellate

Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, smentisce la comune credenza secondo la quale i dinosauri erano gli unici erbivori presenti nel Triassico. Il fossile scovato dai ricercatori appartiene a un dicinodonte vissuto all’incirca 210-205 milioni di anni fa, alto 2,6 metri e lungo 4,5. Stando alle stime degli esperti, l’esemplare pesava circa 9 tonnellate e superava del 40% le dimensioni medie degli altri quadrupedi, non dinosauri, presenti in quel periodo sulla Terra.
Il ritrovamento è unico nel suo genere, in quanto nessuna precedente ricerca aveva scovato, prima d’ora, i resti di un esemplare così grande, vissuto nello stesso periodo dei dinosauri dal collo lungo, come il branchiosauro e il diplodoco.

Scomparsa degli erbivori giganti: la colpa è del clima

Un ulteriore studio, realizzato sulla scia di questa scoperta, ha inoltre dimostrato che la scomparsa dei giganti erbivori africani si sarebbe verificata a seguito di cambiamenti climatici e ambientali. La diminuzione dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera negli ultimi 5 milioni di anni, avrebbe comportato un’alterazione dell’evoluzione delle vegetazioni. I grandi alberi presenti nei boschi, di cui si nutrivano i dinosauri, avrebbero lasciato il posto a immense praterie, causando la scomparsa degli erbivori.
"Le nostre analisi mostrano che il calo della diversità delle specie di megaerbivori è stato stabile nel tempo, ed è iniziato circa 4,6 milioni di anni fa, cioè prima che gli antenati dell'uomo iniziassero a fabbricare i primi strumenti in pietra e a macellare le carcasse di animali", spiega Faith, coordinatore dello studio, dell’Università dello Utah.