UK Biobank1, super banca Dna per contrastare le malattie più diffuse

Scienze
Esame Dna (Getty Images)
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Realizzata dai ricercatori dell’Università di Oxford, raccoglie anche i campioni di urina, plasma e altri parametri biologici di alcuni volontari di età compresa tra i 40 e i 69 anni 

Un team di ricercatori dell’Università di Oxford ha creato UK Biobank1, una super banca del Dna che raccoglie i dati del genoma di 500mila persone.
Come riportato dalla rivista scientifica Nature, in futuro il database permetterà di individuare le persone più a rischio di sviluppare alcune tra le malattie più comuni, quali le patologie cardiovascolari, i tumori, il diabete, l’ictus e l’osteoporosi. Sarà fondamentale, inoltre, per la messa a punto di terapie su misura funzionali al trattamento.
“Sono stati generati dei dati importantissimi che permetteranno di stratificare la popolazione e individuare le fasce più a rischio di ammalarsi delle patologie che colpiscono milioni di persone nel mondo e su cui non c’è modo oggi di fare uno screening efficace a livello mondiale”, commenta il il genetista Giuseppe Novelli, rettore dell'Università Roma Tor Vergata.

Raccoglie Dna e altri parametri biologici

UK Biobank1 raccoglie oltre al Dna anche i campioni di urina, plasma e altri parametri biologici di alcuni volontari di età compresa tra i 40 e i 69 anni. Il database, messo a disposizione gratuitamente per la ricerca biomedica di tutto il mondo, contiene dei preziosi dati che permetteranno la realizzazione di una moltitudine di ricerche future.
“È il più grande studio genetico di sempre. La cosa più importante è che saranno gli scienziati stessi a sfruttare questi dati per migliorare le risorse umane”, spiega Peter Donnelly, tra gli autori dello studio.

Grande risorsa sanitaria nazionale e internazionale

Fino a ora gli studi che hanno analizzato i collegamenti tra il Dna e il fenotipo delle persone avevano interessato piccoli gruppi di individui e avevano come fine quello di ricercare gli elementi comuni di determinate malattie rare. Ora, invece, grazie a UK Biobank1, gli scienziati sono riusciti a individuare circa 800.000-96 milioni di marcatori genetici associati alle patologie più comuni.
"È un lavoro molto importante, la prima grande risorsa sanitaria nazionale e internazionale basata sulle conoscenze genetiche specifiche delle persone, in rapporto alle loro caratteristiche e malattie", conclude Novelli.

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