Nubifragi, elaborato un modello teorico per prevederli

Scienze
Tempesta (Getty Images)
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Una collaborazione tra l’Università di Pechino e quella della Columbia ha dimostrato quali sono i fattori responsabili della formazione dei fenomeni metereologici di natura violenta e improvvisa 

Grazie a una collaborazione tra l’Università di Pechino e l’Ateneo della Columbia di New York, i ricercatori sono riusciti a determinare il mix di eventi in grado di causare i fenomeni metereologici estremi, come i nubifragi, che si manifestano all’improvviso e con grande violenza. Il riscaldamento globale, che incrementa la quantità di vapore acqueo destinato a precipitare, è responsabile solo in parte della loro formazione, dovuta prevalentemente alle dinamiche dell’atmosfera e alla variazione dell’estensione delle masse d’aria.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulle pagine della rivista dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, Pnas. Il team internazionale è stato guidato dal professor Ji Nie del Dipartimento di Scienze atmosferiche e oceaniche dell’Università di Pechino. Alla ricerca hanno partecipato Adam Sobel, Daniel Shaewitz e Shuguang Wang dell’Università della Columbia di New York.

La metodologia del team di ricerca

La climatologa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) Marina Baldi spiega che gli scienziati hanno elaborato un modello teorico e poi hanno confrontato i risultati ottenuti con i dati relativi al più violento nubifragio dal 1998, ovvero quello che si è verificato nel 2015 nella parte meridionale degli Stati Uniti e che ha colpito il Texas e l’Oklahoma. Non è però chiaro se il modello sia valido solo in aree aventi caratteristiche analoghe a quella studiata, vicina alla zona subtropicale, o se valga anche a latitudini medie o ancor più elevate.

L’efficacia del modello teorico

Se il modello si rivelasse efficace ovunque, potrebbe essere usato per dimostrare la validità dell’ipotesi formulata dai ricercatori sull’origine dei nubifragi, rendendo di conseguenza più facile prevedere la loro formazione.
Gli scienziati hanno scoperto, inoltre, che a ogni fenomeno meteorologico particolarmente violento segue un periodo di siccità piuttosto lungo. Secondo Marina Baldi, si tratta di una situazione analoga a quella che si è verificata in Italia nelle ultime settimane. Tuttavia è ancora troppo presto per poterlo affermare con certezza e sono necessarie ulteriori indagini per provare la validità dello studio. 

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