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I nuovi pesticidi mettono ancora a repentaglio la salute delle api

Scienze
Foto di archivio (Getty Images)

Uno studio, condotto dai ricercatori della Royal Holloway, Università di Londra, ha dimostrato che i nuovi insetticidi a base di solfossimina hanno un impatto negativo sulla sopravvivenza dei bombi 

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I neonicotinoidi e in particolare il clothianidin, l’imidacloprid e il thiamethoxam, sono gli insetticidi più comunemente usati nel mondo e, come ha ribadito l’EFSA, L’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, il loro utilizzo compromette la sopravvivenza sia delle api mellifere che di quelle selvatiche. Questi antiparassitari sembrano interferire con le capacità di orientamento e di apprendimento delle api, ostacolandone la riproduzione. Per evitare queste pericolose ripercussioni sulla natura, sono stati realizzati dei nuovi insetticidi basati su una sostanza, nota come solfossimina, con proprietà chimiche differenti rispetto a quelle presenti nei neonicotinoidi.

Il sulfoxaflor

Uno studio, condotto dai ricercatori della Royal Holloway, Università di Londra, e pubblicato su Nature Journal, ha però dimostrato come i nuovi insetticidi a base di solfossimina, come il sulfoxaflor, abbiano un impatto negativo sulla sopravvivenza dei bombi, similare a quello creato dai neonicotinoidi.
Dalla ricerca è infatti emerso che le api esposte al sulfoxaflor, una volta rilasciate in natura, avevano meno discendenti rispetto a quelle non sottoposte al prodotto chimico. “I nostri risultati mostrano che il sulfoxaflor può avere un impatto negativo sulla riproduzione delle colonie di bombi in determinate condizioni", ha spiegato il ricercatore Harry Siviter.
Gli insetticidi a base di solfossimina, nonostante non siano attualmente autorizzati nel Regno Unito, sono stati approvati in Cina, Canada e Australia, con applicazioni in corso in molti altri paesi.

Appello dei ricercatori

I ricercatori chiedono agli ideatori dei pesticidi di testare più approfonditamente gli effetti delle loro produzioni, prima di proporre il loro inserimento sul mercato. Il fatto che la morte dei bombi non sia tra gli effetti collaterali dell’insetticida non preclude l’esistenza di altre conseguenze ugualmente degne di preoccupazione. "Il nostro studio evidenzia che i fattori di stress che non uccidono direttamente le api possono comunque avere effetti dannosi sulla loro sopravvivenza, perché la salute della colonia dipende dalla salute della sua forza lavoro", le parole della dottoressa Ellouise Leadbeater.