Studio italiano sui fossili, dinosauri si ammalavano come noi

Scienze
Scheletro di un dinosauro in esposizione: spesso le scoperte, come questa, si fanno frugando nei cassetti dei musei (Getty Images)

Sono i risultati degli esami eseguiti al Policlinico di Milano sulle ossa di un Griposauro "dimenticate" nei cassetti del Museo di Storia naturale e ritrovate dai paleontologi: dal "referto" emergono fratture, infezioni e un probabile tumore benigno

I dinosauri si ammalavano proprio come noi esseri umani. A dimostrarlo sono i segni di fratture, infezioni e tumori scoperti sulle ossa di un Gryposaurus, grosso rettile erbivoro vissuto 76 milioni di anni fa in Nord America, conservato al Museo civico di Storia naturale di Milano.

Gli esami eseguiti al Policlinico di Milano

Proprio nel capoluogo lombardo, al Policlinico, è stato eseguito il check-up completo su parti dello scheletro dell'animale, attraverso tac ed esami istologici in collaborazione con l'Università di Bonn, in Germania. Il Griposauro (letteralmente "lucertola dal naso aquilino"), lungo circa otto metri per quattro tonnellate di peso, probabilmente si era procurato queste ferite combattendo per la supremazia nel branco. I risultati del "referto" – stilato dai paleontologi Filippo Bertozzo, Cristiano Dal Sasso, Matteo Fabbri, Fabio Manucci, Simone Maganuco – sono descritti in una monografia, illustrata durante una conferenza stampa cui hanno preso parte l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno, e Domenico Piraina, direttore del Museo civico che nel 2018 compie 180 anni.  

Le ossa del Griposauro avvolte in un giornale

Come nel caso dell'Ittiosauro qui citato, "a volte si fanno scoperte anche scavando nei sotterranei dei musei, dove si conservano i reperti non esposti al pubblico", spiega all'Ansa Dal Sasso. È stato proprio il paleontologo ("papà" dei dinosauri "italiani" Ciro e Tito), insieme al collega Maganuco, a ritrovare nei cassetti del Museo milanese alcune ossa del Griposauro avvolte nei fogli del quotidiano "Chicago Sunday Tribune" datato 6 agosto 1922, l'estate in cui vennero ritrovati i fossili dell'animale.

La "vita spericolata" del dinosauro: ossa rotte e un tumore

Diverse le patologie emerse dagli esami: una costola rotta, che si rinsaldò alla vertebra dorsale producendo un enorme callo; una grave infezione ossea (osteomielite) nella parte anteriore della mandibola; la frattura di una vertebra della coda e la sua anomala fusione con quella vicina, dovuta a una malattia degenerativa oppure a un emangioma, un tumore benigno. Prova del fatto che il dinosauro, in età adulta, subì almeno un forte trauma alla cassa toracica, forse a causa di uno scontro con un rivale della sua stessa specie. Scontro al quale sopravvisse, ma che sicuramente durante e dopo la guarigione lo fece soffrire per "la forte asimmetria anatomica e la rigidità costo-vertebrale che ostacolavano i suoi movimenti". Come sottolinea Bertozzo, uno degli esperti coinvolti nelle indagini di paleopatologia, quella del Griposauro può essere definita insomma una "vita spericolata": "Lo studio delle patologie fossilizzate nei reperti ossei con le nuove tecniche derivanti dalla medicina (paleopatologia, appunto, ndr) – conclude – ci permette di ricostruire un particolare momento della vita di questi animali, suggerendo ipotesi sul loro comportamento".  

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