Una pillola hi-tech per la cura dell'intestino

Scienze
Un'immagine della pillola-sensore (Twitter/RMIT University)

Un team australiano ha costruito una capsula dotata di sensori che consente di rilevare i gas presenti nell'apparato digerente e la reazione ai cibi in ciascun individuo

Il modo più efficace per capire come funziona il nostro intestino è una pillola hi-tech. Ne è convinto Kourosh Kalantar-Zadeh, ingegnere e professore della Rmit University di Melbourne, in Australia. Con il suo team ha inventato una capsula elettronica in grado di rilevare informazioni sul nostro apparato digerente, primo passo per una diagnosi di possibili disturbi e per l'individuazione di una cura efficace. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Nature Electronics.

Come funziona la pillola

La pillola è lunga 3,8 centimetri e larga meno di uno. Ha al proprio interno un termometro, un trasmettitore radio, batteria e sensori. Una volta ingerita, è progettata per rilevare la quantità di alcuni gas, come l'ossigeno, l'anidride carbonica e l'idrogeno, che mostra ad esempio quando gli alimenti vengono distrutti attraverso la fermentazione. Monitorare la loro presenza potrebbe contribuire a individuare la dieta più adatta a ogni individuo, soprattutto se affetto da disturbi come la sindrome del colon irritabile.

La ricerca

Lo studio ha individuato i gas che avrebbero potuto offrire informazioni utili per creare una capsula ingeribile e dalle dimensioni contenute. Inizialmente testata con buoni risultati sui maiali, le sono stati aggiunti sensori più sensibili e sperimentata sull'uomo. Anche in questo caso, i risultati sono stati incoraggianti: i ricercatori non hanno osservato malfunzionamenti ma solo la perdita occasionale nella trasmissione di alcuni dati, che però non ha inficiato la bontà delle rilevazioni.

Una cura su misura

Le capsule sono rimaste all'interno del corpo umano dalle 23 (nel caso di una dieta ricca di fibre) alle 72 ore. Durante la loro permanenza hanno monitorato la quantità di gas, individuando gli effetti dell'ingestione di determinati cibi e alcune reazioni soggettive. La pillola consentirebbe quindi, con costi ridotti, di individuare le reazioni di ciascun individuo e, di conseguenza, renderebbe più semplice individuare diete e cure su misura.

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