G7 Scienza: primo segnale onde gravitazionali misurato anche da Italia

Scienze
Un'immagine del rivelatore europeo Virgo

Il sistema formato dal rivelatore europeo Virgo, situato vicino a Pisa, e dai due statunitensi Ligo, ha catturato il segnale generato della fusione di due buchi neri. Fedeli: “Questo traguardo testimonia il valore della cooperazione scientifica internazionale”

Per la prima volta al mondo tre strumenti, due negli Stati Uniti, uno in Italia, hanno captato un'onda gravitazionale contemporaneamente. Questo permetterà nuove osservazioni e nuove scoperte. Ma non solo. Questo tipo di strumentazione potrà, nei prossimi anni, riuscire anche a captare le onde sismiche qualche minuto prima che si scateni un terremoto. La scoperta è stata annunciata a Torino, nella conferenza di apertura del G7 Scienza. 

Il segnale dalla fusione di due buchi neri

La misurazione del primo segnale delle onde gravitazionali è avvenuta per mezzo dalla rete globale formata dall'osservatorio europeo Virgo e daidue rivelatori americani Ligo. All’osservatorio europeo, che ha sede in Italia, partecipa l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare in collaborazione con la Francia. Il segnale è stato rilevato il 14 agosto 2017 ed è il primo catturato dai tre rivelatori, che funzionano come un unico strumento. È stato emesso nei momenti finali della fusione di due buchi neri dalla massa di 31 e 25 volte quella del Sole e distanti fra loro circa 1,8 miliardi di anni luce. La fusione ha generato un unico buco nero da 53 masse solari: ciò significa che circa tre masse solari sono state convertite in energia sotto forma di onde gravitazionali.

Il triangolo dei rivelatori

I tre rilevatori che compongono la rete globale lavorano all'unisono e permettono anche di localizzare la provenienza delle onde gravitazionali con grande precisione. Ai vertici del triangolo si trovano Virgo, che è a Cascina, in provincia di Pisa, e fa parte dell'Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego), e i due rivelatori di Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) che si trovano negli a Livingston (Louisiana) e a Hanford (Washington).

Fedeli: “Grande soddisfazione”

"Questo straordinario traguardo della fisica è per tutti noi motivo di grande soddisfazione", ha detto il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. "Innanzitutto perché testimonia il valore della cooperazione scientifica internazionale”, ma anche perché il risultato annunciato sottolinea l'importanza di progettare e investire nelle grandi infrastrutture di ricerca globali, che hanno la capacità di attrarre e ottimizzare competenze e risorse su scala planetaria". E ha aggiunto: “Quello che agli inizi era potuto sembrare a molti un progetto visionario, sta aprendo oggi una nuova epoca per lo studio del nostro universo".

Ferroni (Infn): “Grande avventura”

"La prima rivelazione di un'onda gravitazionale da parte di tutti e tre gli interferometri rappresenta lo straordinario successo di un esempio virtuoso di collaborazione su scala globale", ha dichiarato anche il presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Fernando Ferroni. Come Infn, ha osservato ancora, "siamo orgogliosi di Virgo, lo strumento che si trova in Italia e che con il suo determinante contributo rende possibile questa nuova, grande avventura scientifica".

“È solo l’inizio”

Chi invece pensa già ai possibili risultati del 2018 è David Shoemaker del Massachusetts Institute of Technology, coordinatore scientifico della collaborazione americana Ligo: "Questo è solo l'inizio delle osservazioni con la rete globale di interferometri realizzata grazie al lavoro congiunto di Virgo e Ligo. Con il prossimo ciclo di attività osservative, previsto per l'autunno 2018, possiamo aspettarci rivelazioni di questo tipo ogni settimana o addirittura più spesso”.

Scienze: I più letti