Stati Uniti, tutti pronti per l'eclissi solare totale
ScienzeIl fenomeno sarà visibile il 21 agosto in Nord America e solo in una parte dell'Europa e dell'Africa. Ecco tutto quello che c'è da sapere: dalla diretta streaming della Nasa alla prossima data in cui si verificherà il fenomeno
Il 21 agosto 2017 in Nord America si potrà ammirare un evento straordinario: l'eclissi solare totale. Il fenomeno sarà visibile solo in una parte dell'Europa e dell'Africa. Ma non in Italia.
Cos'è un'eclissi solare totale?
L'eclissi si definisce totale quando il Sole viene completamente oscurato, e il cosiddetto “cono d'ombra” in pratica fa calare la notte in pieno giorno, per un periodo che va da pochi secondi a circa sette minuti a seconda della posizione della Luna e del punto di osservazione. La durata massima di quella del prossimo 21 agosto, che si verificherà nella parte centrale della giornata negli Stati Uniti, sarà di 2 minuti e 41,6 secondi e si registrerà nei pressi di Makanda Township, a sud di Carbondale, in Illinois.
Dove osservare l'eclissi
Per tutti gli Stati Uniti, dove è già stata definita “l'eclissi del secolo”, sarà comunque un evento storico: un'eclissi solare totale non si verificava infatti dal lontano 7 marzo 1970 (quandò “passò” tra il Centro America e la costa orientale degli Usa), e una da costa a costa addirittura da 99 anni. Il cono d’ombra totale, da nord-ovest a sud-est, raggiungerà il suo picco in Oregon, Idaho, Wyoming, Nebraska, Kansas, Missouri e Illinois – appunto – e poi in Kentucky, Tennessee, Georgia e North e South Carolina.
L'evento non visibile in Italia
L'evento sarà visibile inoltre in alcune zone di Canada e Messico, nell'area settentrionale del Sud America, nei Caraibi e a Cuba, nell'Africa nordoccidentale (specie in Marocco) e anche in Europa, ma dall'inizio alla fine soltanto in Islanda, Scozia e Irlanda; nel resto del Regno Unito e in Norvegia, Olanda, Belgio, Francia, Portogallo e Spagna il sole tramonterà prima della fine del fenomeno. In Italia, dove è ancora vivo il ricordo dell'eclissi del 20 marzo 2015, non sarà invece possibile ammirarlo.
La diretta della Nasa
Per chi, come noi, non potrà assistere all'eclissi, la Nasa ha già approntato una diretta streaming che seguirà l'evento grazie alle immagini catturate prima, durante e dopo da undici navette, almeno tre aerei e più di 50 palloni d'alta quota, oltre che dagli astronauti a bordo della Iss, tra cui l'italiano Paolo Nespoli. Il 21 agosto – che, proprio a causa dell'eclissi, secondo alcune bizzarre teorie che si rifanno al libro dell'Apocalisse della Bibbia, potrebbe corrispondere alla fine del mondo – andrà in scena un progetto di "citizen science", o scienza dal basso: un'app permetterà a tutti coloro che la scaricheranno sui loro smartphone di contribuire con le proprie foto allo studio della corona solare, che è più semplice in occasione delle eclissi solari totali.
Come osservare l'eclissi
La app in questione, che tramite la geolocalizzazione scatterà foto in maniera autonoma per l'intera durata del fenomeno, è dotata di un filtro apposito per “proteggere” il telefono. Oltre agli smartphone, però, anche (e soprattutto) gli occhi vanno protetti durante l'eclissi: è assolutamente sconsigliato usare binocoli o cannocchiali senza filtri, e neppure gli occhiali da sole vanno bene. Per non rischiare bisogna osservare il sole attraverso lenti speciali (magari non quelle ritirate da Amazon perché considerate a rischio), simili a quelle utilizzate per le immagini in 3D.
Le prossime eclissi
La prossima eclissi di Sole (ma solo parziale) sarà visibile il 21 giugno 2020 in Italia, dove da qui al 2027 si verificheranno ben 15 tra eclissi lunari e solari. Per la prossima totale bisognerà però attendere il 12 agosto 2026, quando lo spettacolo interesserà l'intero emisfero nord, e nel nostro Paese sarà osservabile al tramonto. Un assaggio, comunque, di quello che viene chiamato “evento del millennio”: l'eclissi solare totale del 2 agosto 2027 che toccherà cinque continenti (Europa, Africa, America, Asia e Oceania) e sarà una delle più importati degli ultimi secoli per l’area del Mediterraneo.