Virgo: il rilevatore di onde gravitazionali diventa ancora più potente
ScienzeInaugurata a Cascina (Pisa) la versione avanzata del sistema europeo per la ricerca sulle onde gravitazionali. Conclusa la fase di test, sarà dieci volte più potente di prima e potrà osservare un volume di universo mille volte maggiore
La fase di test durerà ancora qualche mese, dopodiché il rivelatore europeo Virgo – o, meglio, la sua versione avanzata – potrà dirigere i suoi “occhi” a un volume di universo mille volte maggiore di quello che fino ad oggi è possibile osservare, dando nuovo slancio alla ricerca sulle onde gravitazionali.
Ora Virgo è dieci volte più potente – Advanced Virgo, questo il nome dell'interferometro, è un progetto dello European gravitational observatory (Ego) – l'Osservatorio gravitazionale europeo di cui l'Italia è tra i fondatori con l'Istituto nazionale di Fisica nucleare (Infn) – ed è stato “acceso” lunedì 20 febbraio a Cascina, a una quindicina di chilometri da Pisa. Proprio qui, tra le campagne toscane, per cinque anni gli scienziati hanno lavorato alla sua nuova versione, dieci volte più potente della prima.
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">"The life of Advanced VIRGO started" G. Losurdo annuncia l'avvio dell'interferometro <a href="https://t.co/Q5MlZyec2w">pic.twitter.com/Q5MlZyec2w</a></p>— INFN Comunicazione (@UffComINFN) <a href="https://twitter.com/UffComINFN/status/833621220646125568">20 febbraio 2017</a></blockquote>
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L'oasi per osservare le onde gravitazionali – “È stato come attraversare il deserto – ha spiegato Fulvio Ricci, portavoce del progetto, durante la cerimonia di inaugurazione – ora metterlo in funzione significa trovare un’oasi, l’oasi che ci condurrà a osservare le onde gravitazionali”. L'obiettivo è infatti quello di studiare queste minuscole increspature dello spazio-tempo osservate per la prima volta circa un anno fa, esattamente un secolo dopo rispetto a quando Einstein le aveva teorizzate.
Collaborazione Europa-Usa – L'osservazione delle onde gravitazionali – perturbazioni cosmiche paragonate all’antico ‘respiro’ dell’universo – è stata il risultato della collaborazione scientifica tra Stati Uniti ed Europa attraverso i rivelatori Ligo e Virgo, appunto. E proprio insieme ai due interferometri statunitensi Ligo, cui si unirà nelle prossime settimane la versione avanzata di quello europeo, si potrà osservare un volume di universo mille volte maggiore a prima. "Ormai siamo sulla rampa per raggiungere la sensibilità ottimale per cominciare a prendere dati", ha dichiarato il direttore di Ego, Federico Ferrini.
I sussurri dell'universo – Grazie alle migliorie tecnologiche – in particolare la qualità degli specchi, la potenza del laser e i nuovi sistemi di compensazione termica – Advanced Virgo sarà in grado di misurare le impercettibili variazioni legate al passaggio di un’onda gravitazionale, i cosiddetti “sussurri dell'universo”, fino a un miliardo di volte più piccole del diametro di un atomo d’idrogeno. “La nostra missione – ha detto Giovanni Losurdo, ricercatore dell'Infn a capo del progetto – è di contribuire alla conoscenza dell’universo in cui viviamo. Abbiamo costruito uno strumento in grado di aprire una finestra sul cosmo, che ha già captato un segnale sconvolgente dallo spazio: ma questo è solo l’inizio”.