Cavallucci marini, mutazioni genetiche li avrebbero resi specie unica

Scienze
Alcune mutazioni genetiche hanno reso i cavallucci marini una specie unica (Getty Images)
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Un gruppo di ricercatori dell'Università di Costanza, in Germania, ha condotto uno studio pubblicato sulla rivista Nature. Gli esemplari dalla coda tigrata hanno mostrato il più rapido tasso di evoluzione molecolare mai riscontrato in nessun altro pesce 

Alcune mutazioni genetiche avrebbero reso i cavallucci marini una specie unica, diversa da tutti gli altri pesci. Sarebbe questa la conclusione di un team, composto da ricercatori provenienti dall'Università di Costanza in Germania, dalla "Agency of Science, Technology and Research" di Singapore, dalle università cinesi di Pechino, Wuhan, Yantai e dal Laboratorio di genetica marina di Shenzhen, che ha condotto uno studio sul genoma di alcuni esemplari nel sud est asiatico e pubblicato i risultati sulla rivista "Nature". Questi cavallucci marini dalla coda tigrata avrebbero mostrato il più rapido tasso di evoluzione molecolare mai riscontrato in nessun altro pesce.

 

Una specie particolare – I cavallucci marini hanno diverse peculiarità. Sono gli esemplari maschi e non le femmine, a dare alla luce i piccoli. A differenza degli altri pesci, poi, nuotano in posizione verticale e non orizzontale. Hanno la testa simile a quella di un cavallo, musi a forma di tubo e una bocca priva di denti. Anche il loro comportamento ha delle caratteristiche specifiche. Hanno code prensili che utilizzano per aggrapparsi ai coralli o ad altra vegetazione marina ed evitare così di essere trascinati via dalle correnti. Il loro corpo è inoltre ricoperto da placche ossee e, a differenza della maggior parte dei pesci, non hanno pinne pelviche. Inoltre i loro occhi possono muoversi in maniera indipendente l’uno dall’altro, consentendo una visione a tutto campo grazie alla possibilità di guardare avanti e indietro simultaneamente. Sanno peraltro cambiare colore e mimetizzarsi con l’ambiente circostante. Tutte queste differenze con gli altri pesci sarebbero, secondo i ricercatori, la conseguenza di mutazioni genetiche sviluppatesi nel corso dell’evoluzione.

 

Il processo riproduttivo – Il team di ricercatori ha analizzato il genoma di un gruppo di esemplari di cavalluccio marino dalla coda tigrata presenti nel sud est asiatico. Durante la fase di accoppiamento l’esemplare femmina depone le uova nel marsupio del maschio il quale le feconda internamente e le porta con sé fino a quando non si schiudono. Il gene che in altri pesci attiva questa funzione riproduttiva, nei cavallucci marini si è duplicato assumendo un nuovo ruolo, quello di sviluppare appunto il marsupio degli esemplari maschi nei quali le uova vengono fecondate per poi schiudersi.

 

Niente pinne e denti – I geni che negli altri animali attivano lo sviluppo dei denti sono mutati nei cavallucci marini perdendo la loro funzionalità. In mancanza dei denti, questi pesci utilizzano la loro bocca a forma di tubo per nutrirsi di plancton e altre prede di piccole dimensioni. Il gene che invece è coinvolto nello sviluppo delle pinne pelviche, nei cavallucci marini non è presente. Questa mancanza è compensata da una piccola pinna sulla schiena e altre presenti sul petto che, muovendosi rapidamente, consentono il movimento.

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