Melanoma cutaneo in aumento: nuove cure personalizzate per combatterlo

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

Le diagnosi del tumore della pelle sono state 13.700 nel 2018, nonostante la sopravvivenza a 5 anni sia in aumento. Secondo gli esperti è importante per i pazienti accedere a trattamenti innovativi 

Il 2018 in Italia si è chiuso con 13.700 nuovi casi segnalati di melanoma cutaneo, il tumore della pelle che risulta in costante aumento sia negli uomini che nelle donne. È questo il monito lanciato dai medici dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata dell’Irccs di Roma, che hanno discusso i cardini del ‘Nuovo percorso terapeutico del paziente affetto da melanoma cutaneo’. A dispetto di una maggiore diffusione, la mortalità della malattia rimane stabile, un dato che incoraggia ulteriormente medici e ricercatori: trattamenti personalizzati e tecniche innovative sono i punti principali per poter giungere a terapie sempre più efficaci.

Melanoma cutaneo, aumentano casi in Italia

Considerando le sedi di Roma e di Capranica, l’Idi è responsabile di circa il 7% delle nuove diagnosi di melanoma cutaneo avvenute in Italia nel 2018, come spiegato dal responsabile Melanoma Unit Francesco Ricci. I casi rilevati lo scorso anno dall’Istituto dermopatico dell’Immacolata sono circa 950, 200 in più rispetto al 2017 e 250 in più in confronto al 2016. Se da una parte l’aumento delle diagnosi sottolinea ancora una volta come molte persone, specialmente i giovani, tendano ad esporsi al Sole senza tenere conto di regole basilari (come l’utilizzo della crema solare), le note positive arrivano dalla mortalità del melanoma, che rimane stabile, e soprattutto dalla sopravvivenza a cinque anni, che è aumentata toccando l’87%.

Nuove cure per il melanoma cutaneo

Le linee guida del ‘Nuovo percorso terapeutico del paziente affetto da melanoma cutaneo’ prevedono un approccio personalizzato che sfrutti le cure più recenti e all’avanguardia per poter ottimizzare le tempistiche dei trattamenti. Per gli esperti, infatti, è fondamentale “rivolgersi a centri di eccellenza affinché i pazienti possano beneficiare dei trattamenti più innovativi, incluse le terapie nuove adiuvanti sperimentali”. Come spiegato da Ricci, l’Idi in particolare ha attivato “l'Unità Operativa Funzionale del Melanoma”, che grazie alla presenza di un team composto da varie figure professionali, dagli oncologi a dermatologi e chirurghi, “riesce a gestire nei controlli oltre 2.700 pazienti”. Due studi di recente pubblicazione hanno mostrato l’efficacia di un approccio basato su un’immunoterapia combinata, che può aumentare la sopravvivenza di chi è colpito da melanoma avanzato.

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