Trattamenti all'ossigeno, un aiuto contro la resistenza agli antibiotici
Salute e BenessereIl nuovo fotosensibilizzatore ibrido, applicato direttamente sulla superficie e illuminato con luce blu o rossa, si attiva ed elimina i batteri
Un trattamento all’ossigeno potrebbe contribuire a debellare la resistenza agli antibiotici. Tra i batteri più duri da sconfiggere c’è anche lo Stafilococco aureo resistente alla meticilina (Mrsa). L’infezione batterica dovuta allo Stafilococco può essere molto dannosa perché si diffonde rapidamente e resiste alle cure. Gli scienziati stanno mettendo a punto una nuova tecnica che evita gli antibiotici, usando la luce per attivare l'ossigeno che poi cancella i batteri resistenti agli antibiotici. Il metodo potrebbe anche essere usato per trattare altre infezioni microbiche. È uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Cincinnati e presentato al 256esimo National Meeting & Exposition della American Chemical Society.
Uccide i batteri
Nel loro studio gli scienziati hanno progettato un nuovo fotosensibilizzatore ibrido, disperdibile in acqua, che include nanoparticelle di metallo nobile con polimeri anfifilici. Può essere formulato in gel o in spray. Il team di ricerca è riuscito a dimostrare come il nuovo ritrovato sia più efficiente nell’eliminare i batteri rispetto alle formulazioni che non lo contengono. Per essere usato deve essere spruzzato sulla superficie, poi illuminato con luce rossa o blu per uccidere i batteri. Il nuovo metodo offre anche il vantaggio di concentrare i fotosensibilizzatori in un unico punto in modo da consentire un attacco più efficace alle cellule batteriche. Una volta affinata la tecnica, i professionisti medici potrebbero applicarlo su qualsiasi superficie e illuminarlo con la luce per ripulire i batteri. Potrebbe essere applicata anche per eliminare le infezioni sulle ferite e favorirne la guarigione. L’esperimento è stato eseguito anche sulla pelle umana e si è scoperto che il ritrovato non uccide le cellule della pelle.
Vengono attivati dalla luce
Peng Zhang, tra gli autori della ricerca, spiega: “Invece di ricorrere agli antibiotici, che non funzionano più contro alcuni batteri come l'Mrsa, abbiamo deciso di usare i fotosensibilizzatori, molecole di coloranti, che agiscono quando vengono illuminati con la luce. In questo modo siamo stati in grado di circoscrivere il problema e di intervenire direttamente sul punto di infezione. Per attaccare un castello il metodo più efficace è raggruppare tutti i soldati insieme e agire uniti su un singolo punto. Se le stesse persone attaccano individualmente, l’azione è estremamente meno efficace”.