Con il Global Handwashing Day, ogni anno, vengono lanciate campagne per sensibilizzare le persone su questa pratica, definita dagli esperti molto importante per limitare la diffusione di virus e batteri
Nel mondo, ogni 15 ottobre, si è celebrato il Global Handwashing Day. La giornata è l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’igiene delle mani, un gesto semplice che dovrebbe essere per tutti, grandi e piccini, un’abitudine, una pratica da svolgersi per tutelare la propria salute. Avere le mani pulite, come spiegano gli esperti di Humanitas, rinomato polo ospedaliero del Milanese, significa semplicemente limitare la diffusione di microorganismi patogeni come virus e batteri. E, soprattutto con la stagione influenzale alle porte, lavarsi le mani diventa sempre più una misura di prevenzione fortemente raccomandata per evitare la trasmissione del virus.
L’origine dell’iniziativa
Il Global Handwashing Day è stato fondato dalla Global Handwashing Partnership, un gruppo internazionale di organizzazioni che lavora per promuovere il lavaggio delle mani con il sapone, come detto, un modo semplice ed efficace per prevenire le malattie e garantire la salute generale. L’iniziativa ha preso sempre più piede tanto che, stando alle stime del portale ufficiale dell’organizzazione, nel 2018 oltre 570 milioni di persone hanno seguito l’iniziativa e celebrato la giornata con il semplice gesto salvavita del lavaggio delle mani con il sapone. Lavarsi le mani, dicono gli organizzatori, è un atto semplice, ma spesso trascurato. Le disparità nell'accesso alle strutture più adeguate per il lavaggio delle mani possono mettere le persone a maggior rischio di malattie che incidono sulla loro salute. Per questo iniziative come la giornata mondiale sull’igiene delle mani sottolinea la necessità di guardare a coloro che spesso vengono lasciati indietro, lavorando attivamente affinchè migliori l’accesso alla pratica. A livello globale, solo il 60% della popolazione mondiale ha accesso a una struttura di base che consente l’igiene delle mani. In contesti di conflitto, i bambini di età inferiore ai 5 anni hanno una probabilità 20 volte maggiore di morire di diarrea rispetto alla violenza della guerra. Il lavaggio delle mani con sapone può ridurre di quasi la metà l'incidenza delle malattie in contesti simili, sottolineano ancora gli esperti.
Igiene della mani, tutto ciò che c’è da sapere
Come suggerisce ancora il portale di Humanitas, ci sono dieci curiosità che tutti dovrebbero conoscere sull’argomento. La prima e più importante è che con una corretta igiene delle mani il rischio di infezioni può scendere fino al 40%. In secondo luogo, è fondamentale sapere che occorre lavarsi le mani prima di toccare il cibo, prima di cucinare e di mettersi a tavola. L’operazione va effettuata anche dopo aver maneggiato alimenti crudi, in special modo la carne, e dopo aver toccato superfici esposte al pubblico, come ad esempio quelle presenti sui mezzi pubblici. Altri momenti in cui ricordarsi di lavare le mani sono prima e dopo essere andati in bagno, prima di mettere le lenti a contatto, prima e dopo aver medicato una ferita e dopo aver cambiato il pannolino di un bambino. Non solo: anche il contatto con gli animali domestici richiede la giusta attenzione per l’igiene delle mani.
L’importanza del sapone
L’igiene delle mani è importante ovunque, a cominciare naturalmente dai centri sanitari. Qui, dove sono presenti, tutti dovrebbero utilizzare i contenitori di soluzioni alcoliche utili per eseguire per una pulizia a regola d’arte. Gli esperti lo ribadiscono: per lavarsi le mani va usato il sapone. Acqua corrente e sapone insieme costituiscono un’accoppiata vincente per igienizzare le mani: la quantità di batteri presenti sulla pelle scende fino a 10 volte. E considerando che solo un centimetro quadrato di pelle ne contiene oltre mille, meglio seguire alla lettera i consigli. E se si è fuori casa? Gel e soluzioni alcoliche possono essere validi sostituti.
Il modo migliore per lavare le mani
Come vanno lavate le mani? Non bisogna detergere solo i palmi, dicono gli specialisti, ma occorre pulire bene anche il dorso e lo spazio fra le dita, per una durata di almeno trenta secondi. Non vanno dimenticati i pollici e le unghie, che andrebbero strofinate accuratamente sul palmo dell’altra mano e viceversa. Dopo essersi lavati le mani, riveste altrettanta importanza quella di asciugarsele: l’umidità non fa altro che far proliferare i batteri. E se ci si trova in un bagno pubblico, meglio usare una salvietta per chiudere il rubinetto e aprire o chiudere le porte. In ultimo, è importante rendere partecipi i bambini sin da piccoli, aiutandoli a memorizzare questi passaggi in modo che crescendo questa abitudine non vada persa.