È un danno cerebrale causato dall'interruzione prolungata dell’afflusso di sangue al cervello per la chiusura di un'arteria. L'ictus ischemico è la forma più frequente, mentre quello emorragico rappresenta la forma più grave
L’ictus è un danno cerebrale causato dall'interruzione dell’afflusso di sangue al cervello per la chiusura o la rottura di un’arteria. Nel primo caso si parla di infarto cerebrale o ictus ischemico, che è la forma più frequente, nel secondo caso si parla di emorragia cerebrale o ictus emorragico ed è la forma più grave.
Cos'è l'ictus ischemico
Secondo quanto riporta l'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri, l’ictus di origine ischemica è dovuto ad una prolungata mancanza si sangue al cervello per l'assenza di irrorazione di uno dei principali vasi sanguigni. L'ischemia cerebrale può essere provocata da un restringimento o una chiusura completa di uno dei vasi sanguigni che irrorano il cervello. In alcuni casi l’ischemia cerebrale ha una durata limitata nel tempo, in questo caso di parla di attacco ischemico transitorio (TIA). Questo disturbo si può risolvere entro le 24.
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I sintomi più frequenti
Negli attacchi ischemici transitori ci sono alcuni sintomi tipici e più frequenti, tra questi figurano la perdita della vista improvvisa da un occhio, la paresi monolaterale, la comparsa di un disturbo del linguaggio (afasia), lo sdoppiamento della vista (diplopia), vertigini, deficit visivo bilaterale o paresi bilaterale.
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Le cause principali
Tra i principali fattori di rischio dell'ictus ischemico, riportati dall'Istituto Mario Negri, c'è l'età, che è il principale, l'ipertensione, il colesterolo alto, la stenosi carotidea e la fibrillazione atriale. Altre cause dell'ictus ischemico sono il fumo, l'abuso di alcol, il diabete mellito e la resistenza all'insulina, ma anche l’inquinamento ambientale, l'obesità stati infiammatori cronici, lo stress e la depressione. Causa dell'ictus ischemico possono essere anche alcune malattie non aterosclerotiche come la dissezione di un’arteria intracranica idiopatica o post traumatica, le malattie mitocondriali, la displasia fibromuscolare, le vasculiti, le sindromi di Sneddon e di Susac, di origine autoimmune, e la condizione nota come Moyamoya, di origine genetica.