L'accumulo di una quantità eccessiva di gas nello stomaco può essere la causa di questo fastidio. Ecco alcuni suggerimenti su come combatterlo attraverso una dieta corretta e quando, invece, ci si deve rivolgere a un medico
Cercare refrigerio, specie d’estate, bevendo di frequente bevande gassate potrebbe essere deleterio. Anche perché l’abuso di queste, unito al consumo di alcuni cibi in particolare, potrebbe essere causa di una patologia piuttosto fastidiosa: il gonfiore addominale. Spesso è il sintomo di un accumulo di gas nello stomaco o nell'intestino e può essere associato a un dolore anche intenso. Tra le cause, anche la cattiva abitudine di mangiare troppo in fretta, di consumare eccessivamente le gomme da masticare, il fumo, lo stress o l'ansia. Senza però escludere che il gonfiore possa essere la conseguenza della presenza di una malattia che richiede cure specifiche. A tracciare alcune linee guida sull’argomento è la Humanitas Research Hospital, prestigiosa struttura medica nel Milanese.
Cosa succede nel corpo
Analizzando l’aspetto medico alla base del problema, Humanitas spiega che, di norma, una miscela di gas viene prodotta lungo il tubo digerente, durante la fase di digestione. A questa, poi, va sommata l'aria che viene introdotta nel cavo orale quando si mangia o quando si beve. Può succedere così, che se la quota di aria prodotta o deglutita sia eccessiva rispetto agli standard, si inneschi il gonfiore dell'addome. Cosa succede a questo punto? L'aria in eccesso mette in tensione le pareti addominali provocando anche l'insorgenza di un dolore che può essere particolarmente intenso e fastidioso.
Una dieta corretta per eliminare il problema occasionale
Soffrire occasionalmente di gonfiore addominale può non far scattare il campanello d’allarme. Episodi isolati tendono infatti a risolversi da soli e non richiedono alcun trattamento medico. Nel caso in cui si ripetano, però, può essere utile cercare di porre un freno in maniera naturale, come ad esempio diminuendo l'assunzione di alimenti e bevande che favoriscono l'accumulo di gas nell'apparato digerente. Tra questi, gli esperti segnalano i fagioli, i broccoli, i cavolini di Bruxelles, il cavolo, il cavolfiore, le mele, le pere, le pesche, la lattuga, la cipolla, i cereali integrali e, soprattutto, le bibite gassate. Ma potrebbe essere utile limitare (o addirittura evitare completamente) anche il consumo di latte e dei suoi derivati in caso di intolleranze conclamate. Ad una dieta corretta, i medici consigliano anche una moderata attività fisica ai fini della prevenzione.
Quando occorre rivolgersi ad un medico
Se il problema è frequente, invece, è meglio rivolgersi al medico curante, soprattutto se si verificano sintomi quali diarrea, dolori addominali forti o persistenti, sangue nelle feci, cambiamento del colore delle stesse, modificazione della frequenza delle evacuazioni, perdita di peso ingiustificata o dolore al petto. Opportuno, in quel caso, approfondire attraverso test medici mirati. Il gonfiore addominale può essere associato, tra le altre, anche a patologie come l’appendicite, la cirrosi, la colecistite, il tumore del colon-retto o dell’ovaio o ancora l’ulcera gastrica.