Secondo le stime dell'Oms, sono 422 milioni circa le persone affette da questa patologia. Sia il numero di casi che la prevalenza del diabete sono aumentati costantemente negli ultimi decenni
Il 14 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale del diabete. Istituita nel 1991 dall'International Diabetes Federation e dall'Organizzazione mondiale della sanità, il giorno della ricorrenza è stato ufficializzato nel 2007 con una risoluzione dell'Assemblea generale dell'Onu. Il tema della Giornata mondiale del diabete 2021-2023 è 'l'accesso alla cura del diabete'.
Diabete: i numeri in Italia e nel mondo
Il diabete è un disturbo cronico che provoca elevati livelli di zucchero nel sangue a causa di una disfunzione nella produzione di insulina, l'ormone prodotto dal pancreas che stimola l'assunzione del glucosio nelle cellule muscolari e adipose. Esistono diverse tipologie della malattia: il diabete di tipo 1, la forma più grave, nel quale il corpo non produce insulina; il diabete di tipo 2, in cui, invece, non ne produce in quantità sufficienti a controllare i livelli di glucosio nell'organismo e, infine, il diabete gestazionale, che colpisce le donne incinta. Nel mondo, secondo le stime dell'Oms, sono 422 milioni circa le persone affette da questa patologia, con la maggior parte di queste che vive in paesi a basso e medio reddito. Sia il numero di casi, che la prevalenza del diabete, sono aumentati costantemente negli ultimi decenni. Secondo l’ultimo monitoraggio dalla sorveglianza 'Passi' dell'Istituto superiore di sanità, pubblicato alla vigilia della Giornata mondiale del 14 novembre, in Italia poco meno del 5% della popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni ha riferito una diagnosi di diabete nel biennio 2020-2021. Tuttavia, nonostante la prevalenza sia sostanzialmente stabile, il numero di pazienti che tiene sotto controllo la malattia è diminuito costantemente: ben 2 pazienti su 10 non hanno misurato la glicemia per oltre un anno.
Sintomi e trattamenti
I sintomi più frequenti associati al diabete sono l'urinazione frequente, la perdita o l'aumento di peso sospetti, difficoltà nella cicatrizzazione delle ferite, sensazione di fame e sete più intense del normale e disfunzione erettile. I trattamenti variano a seconda della tipologia. Per la forma di tipo 1, l'unico trattamento possibile è la somministrazione di insulina, in quanto l'organismo non è in grado di produrla. Per il diabete di tipo 2, invece, si interviene attraverso una dieta sana e bilanciata e, dove questo trattamento non fosse efficace, si può curare con l'insulina. In generale, la prevenzione attraverso un'alimentazione corretta e stili di vita sani è fondamentale. Ad esempio, un indice di massa corporea elevato è associato ad un aumento del rischio del diabete di tipo 2. I livelli di glucosio nel sangue, poi, possono essere controllati, scrive l'Oms, attraverso una combinazione di dieta e attività fisica. La prevenzione, inoltre, passa da un monitoraggio costante della salute dell'organismo. Problemi al sistema cardiovascolare, danni agli occhi, ai reni e ai piedi sono, infatti, tutti indicatori di rischio della patologia, trattabili se individuati per tempo.
Le iniziative
'L'educazione per proteggere il domani' è il tema del secondo anno della campagna Giornata mondiale del diabete 2021-23, cui tema centrale è 'l'accesso alla cura del diabete'. L’obiettivo è quello di evidenziare la necessità di un migliore accesso ad un’educazione al diabete di qualità sia per gli operatori sanitari, che per le persone che ci convivono. Con un numero crescente di persone affette da questa malattia, che sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari, è necessario che gli operatori sappiano come rilevare, e diagnosticare, la condizione in anticipo, al fine di fornire la migliore assistenza possibile. Ma allo stesso tempo, è necessario che le persone che vivono con il diabete comprendano la loro condizione, al fine di svolgere l'auto-cura quotidiana essenziale per rimanere in salute ed evitare complicazioni.
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