Giornata internazionale della copertura sanitaria universale

Salute e Benessere
Indispensabili infermieri - fotografie dall’Ospedale di Santa Maria Nuova, l'Ospedale più antico del mondo che esercita ancora dove è stato costruito, l'Ospedale dove Leonardo Da Vinci compiva i suoi studi autoptici e dove Monna Tessa, nutrice di Beatrice Portinari (la Beatrice di Dante), dedicandosi alla cura dei malati fondò l'Ospedale e la congregazione delle suore oblate ospitaliere di S. Maria Nuova, le prime suore infermiere 2020-06-09 © Massimo Sestini

Dal 2017, la ricorrenza cade ogni anno il 12 dicembre. La data non è casuale, ma è stata scelta per celebrare l’anniversario della prima risoluzione delle Nazioni Unite in cui sono state chieste cure sanitarie accessibili, senza difficoltà finanziarie e di qualità per tutti

Servizi sanitari essenziali e di qualità per tutti: a questo scopo è stata istituita la Giornata internazionale della copertura sanitaria che ogni anno, a partire dal 2017, cade il 12 dicembre. Il giorno non è casuale in quanto coincide con l’anniversario della prima risoluzione della Nazioni Unite che ha fatto dell’accessibilità universale all’assistenza sanitaria la sua mission principale. Il tema di questa edizione è sintetizzato dallo slogan: "Health for all: Protect Everyone" (Salute per tutti: proteggi tutti). Vediamo allora come è nata questa ricorrenza, in che modo si misura la copertura sanitaria universale e qual è lo stato del diritto alla salute nel mondo con alcuni numeri.

Come nasce la Giornata

È il 12 dicembre del 2012 quando le Nazioni Unite approvano all’unanimità una risoluzione sulla salute globale e la politica estera che raccomanda di includere la copertura sanitaria universale nella discussione sull’agenda di sviluppo. Due anni più tardi, il 25 settembre del 2015, la copertura sanitaria universale entra tra gli obiettivi per uno sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, mentre nel 2017 l’Onu designa ufficialmente il 12 dicembre come Giornata internazionale della copertura sanitaria. Da allora, questa ricorrenza mira ad aumentare la consapevolezza sulla necessità di avere sistemi sanitari forti e resilienti, che garantiscano una copertura accessibile e di qualità. Questa Giornata internazionale rappresenta l’occasione per invitare governi e leader a investire in salute nell’ottica di raggiungere, entro il 2030, una copertura sanitaria per tutti.

L'impegno per un futuro più sicuro e sano

Il 2020, con l’emergenza globale determinata dalla pandemia, ha rappresentato e sta rappresentando una sfida senza precedenti per i sistemi sanitari di tutto il mondo. La crisi ha fatto emergere nuove urgenze e ha evidenziato la difficoltà a garantire un’assistenza sanitaria accessibile per tutti. Ma, nel rispondere alla pandemia, "abbiamo assistito – ha detto il Segretario generale dell’Onu António Guterres – a rapidi approcci innovativi nell’erogazione dei servizi sanitari, nei modelli di cura e nei progressi della preparazione". Per il Segretario, questa pandemia rappresenta un’esperienza dalla quale imparare. Proprio in occasione della Giornata internazionale della copertura sanitaria, l'invito di Guterres alle istituzioni di tutto il mondo è quello di impegnarsi "a porre fine a questa crisi e costruire un futuro più sicuro e sano investendo in sistemi sanitari che proteggano tutti noi, ora".

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Come si misura la copertura sanitaria universale

I progressi nella copertura sanitaria universale, come ricorda sul proprio portale l’Organizzazione mondiale della sanità, possono essere misurati. Innanzitutto, concentrandosi su due aspetti essenziali: la percentuale di popolazione che può accedere a servizi sanitari essenziali di qualità e la percentuale di popolazione che spende gran parte del reddito familiare per la salute. L’Oms, insieme alla Banca Mondiale, monitora entrambi i dati e offre copertura del servizio e protezione finanziaria a tutte le categorie più fragili, come i poveri o coloro che vivono in aree rurali remote.

Oltre a questo, l’Oms ha individuato 16 servizi sanitari essenziali, distribuiti in quattro categorie, come indicatori del livello e dell’equità della copertura nei vari Paesi:

 

1. Salute materna, neonatale e infantile

  • Pianificazione famigliare
  • Assistenza prenatale e al parto
  • Immunizzazione completa dei bambini
  • Livello della ricerca nello studio della polmonite

2. Malattie infettive

  • Trattamento della tubercolosi
  • Trattamento antiretrovirale per l’Hiv
  • Trattamento dell’epatite
  • Utilizzo di zanzariere da letto trattate con insetticida per la prevenzione della malaria
  • Igiene adeguata

3. Malattie non trasmissibili

  • Prevenzione e trattamento della pressione sanguigna elevata
  • Prevenzione e trattamento del glucosio elevato nel sangue
  • Screening del cancro della cervice

4. Capacità e accessibilità dei servizi

  • Accesso di base agli ospedali
  • Numero di operatori sanitari
  • Accesso ai medicinali essenziali
  • Rispetto del Regolamento Sanitario Internazionale
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Alcuni numeri della copertura sanitaria nel mondo

Secondo gli ultimi aggiornamenti diffusi dall’Organizzazione mondiale della sanità, almeno metà della popolazione mondiale non avrebbe ancora una copertura completa per quanto riguarda i servizi sanitari essenziali. Circa 100 milioni di persone sarebbero ridotte in condizioni di povertà estrema (1,90 dollari o meno al giorno) a causa delle spese per l’assistenza sanitaria. Circa il 12% della popolazione mondiale, oltre 930 milioni di persone, spenderebbe almeno il 10% del budget familiare per pagare l’assistenza sanitaria. Tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 c’è proprio la possibilità che tutta la popolazione possa accedere alle cure essenziali senza, per questo, andare incontro a problemi economici e finanziari. Anche questo è lo scopo della copertura sanitaria universale.

CATANIA, ITALY - MAY 22: A rapid serological test is carried out in the molecular biology laboratory of Cannizzaro Hospital on May 22, 2020 in Catania, Italy. Restaurants, bars, cafes, hairdressers and other shops have reopened, subject to social distancing measures, after more than two months of a nationwide lockdown meant to curb the spread of Covid-19. (Photo by Fabrizio Villa/Getty Images)

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