Alimentazione durante l’allattamento: ecco cosa dicono le linee guida

Salute e Benessere

Ambra Orengo

(Getty Images)
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Un’unica regola fondamentale: mangiare sano, equilibrato e variare i cibi. Durante questa fase, infatti, è importante che la madre assuma i diversi elementi nutritivi dagli alimenti che consuma di solito. Alcune indicazioni: diminuire caffè, cioccolato e alcool

Prima regola: le mamme non devono seguire nessuna “dieta speciale” durante l’allattamento. Secondo il ministero della Salute, infatti, le neo mamme devono “mantenere una dieta equilibrata che le faccia sentire di stare bene, senza escludere cibi particolari a priori”. Non esiste una ricetta unica, ogni persona segue una propria dieta che varia per luogo e cultura, preferenze personali e stagione: per questo due diete diverse di due donne diverse potrebbero essere ugualmente adeguate all’allattamento. In tutti i casi la chiave è una sola: una dieta varia e genuina.

Gli elementi nutritivi

Per quanto riguarda la formazione del latte, non esistono cibi particolari che la favoriscano. Sul sito de La Leche League, associazione di volontariato che si occupa del tema e indicata dal ministero come riferimento, si sottolinea come questa sia determinata principalmente dalla poppata del bambino. “La dieta ideale per la donna che allatta è semplicemente la dieta ottimale per tutti gli esseri umani”, si legge sul sito. Questo perché nessun cibo in particolare viene indicato come “fondamentale” o “da evitare”, dal momento che tutti gli elementi nutritivi necessari si trovano in vari tipi di alimenti. Se non si consuma un certo cibo, perché si è intolleranti o semplicemente non piace, sarà sufficiente assicurarsi di assumere quei nutrienti da altre fonti nella propria dieta. E questo anche per evitare carenze nella donna stessa e tutelare la propria salute, fattore molto importante da tenere in considerazione.

Tre ingredienti per la dieta: varia, sana e naturale

Nella realtà di tutti i giorni, la maggior parte delle persone ha abitudini alimentari “non perfette”, ma comunque abbastanza adeguate. Per questo motivo, la stragrande maggioranza delle donne è in grado di allattare con successo senza alcuna modifica alle proprie abitudini. Come principio generale si può quindi affermare che la dieta sana, sia per la mamma che allatta sia per la maggior parte delle altre persone, è varia, equilibrata e naturale. Variare da giorno a giorno e da stagione a stagione le diverse verdure, cereali, proteine, frutta e le piccole quantità di grassi che si assumono è un inizio fondamentale. Inoltre, alcuni alimenti si completano a vicenda, come ad esempio legumi e cereali integrali, che se mangiati insieme sono perfettamente bilanciati. Da preferire i cibi freschi, che forniscono più vitamine, senza l’aggiunta di conservanti e coloranti artificiali.

Acqua sì ma senza esagerare

Un altro falso mito (oltre a quello di dover seguire una dieta speciale) è quello di dover bere molta acqua durante l’allattamento. Berne troppa non solo può essere sgradevole, ma non serve ad aumentare la produzione di latte. In realtà, è sufficiente bere abbastanza da soddisfare la sete, assicurandosi che le urine non siano mai troppo scure. Di solito, una donna che allatta sente subito sete quando inizia la poppata e per questo è importante che abbia sempre con sé una bottiglietta d’acqua per soddisfare il bisogno. Per tutte le bevande è importante considerare la quantità e il tipo delle altre sostanze presenti, come zuccheri, gas, eccitanti, aromi e coloranti, sia per l’effetto sul bambino che sulla madre. Inoltre, non è necessario bere latte o mangiare latticini per produrre latte: volendo, questi alimenti possono anche essere eliminati dalla dieta se si assumono altre fonti di calcio.

Divieti e limitazioni: caffè e alcool

Gli unici divieti/indicazioni da seguire riguardano le allergie, i cibi eccitanti e l’alcool. Nel primo caso, quando esiste il fondato sospetto che un cibo possa causare allergie o intolleranze nella mamma e di conseguenza nel bambino è necessario evitarlo. Andranno quindi eliminati i cibi "sospetti", osservando le reazioni del corpo, ed eventualmente reintrodotti gradualmente (l'allattamento diminuirebbe le possibilità che il bambino diventi sensibile agli allergeni). Per quanto riguarda le sostanze eccitanti, come caffè, tè o cioccolato, non c’è un divieto assoluto a consumarle ma un invito a limitarle: ad esempio, una-due tazzine di caffè al giorno sono solitamente ben tollerate. Discorso analogo per l’alcool. Essendo una sostanza che si trasferisce facilmente nel latte materno, è consigliabile limitare l’assunzione a mezzo/un bicchiere di vino al giorno, consumato durante il pasto. In generale, sarebbe comunque più sicuro evitarlo (sfatando la credenza che la “birra fa latte”).

Vegetariani e vegani

Una dieta vegetariana che comprenda latticini e/o uova non presenta problemi per l’allattamento. Quando si tratta invece di diete vegane che escludono tutti i prodotti di origine animale, è importante assicurarsi che il fabbisogno di vitamina B12 sia soddisfatto. Questa vitamina deriva principalmente da cibi animali e per questo motivo, in questi casi, è necessario l’uso di integratori che la contengano.

Calorie e dieta post parto

Durante l’allattamento l’apporto di calorie necessario per ogni donna può variare. In generale, si consiglia di aumentare l’intero apporto nutritivo e sarà l’appetito a regolare le quantità, ma senza esagerare. Durante l’allattamento si consumano parte delle calorie extra “immagazzinate” in gravidanza e sarà circa due mesi dopo dal parto che la donna potrà iniziare un programma per ridurre il proprio peso, con un dimagrimento graduale che non infici l’allattamento.

Integratori

Anche se la maggior parte delle donne assume tutto ciò di cui ha bisogno con una dieta sana, in alcuni casi è possibile scegliere integratori che aiutino in questo senso, sempre sotto consiglio del medico. Questo è uno scenario che però si apre solo per qualche motivo legato alla salute della madre o perché la dieta è carente. Ma attenzione: non è vero che gli integratori aumentano la produzione di latte. Questa infatti viene stimolata solo dalle poppate, ripetute più volte al giorno.

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