Diabete, bambini più a rischio con troppo glutine in gravidanza

Salute e Benessere
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Secondo uno studio danese le madri che assumono grandi quantità della sostanza proteica avrebbero più possibilità di avere un figlio che sviluppi la patologia

Una dieta ricca di glutine durante la gravidanza potrebbe aumentare il rischio per il bambino di sviluppare il diabete di tipo 1. Lo afferma uno studio, pubblicato sul British Medical Journal, che illustra i risultati ottenuti da un periodo di monitoraggio durato oltre sei anni, durante il quale è emerso come nei casi in cui le donne assumevano una quantità di glutine superiore alla media divenisse più probabile che i nascituri, entro la loro adolescenza, soffrissero della patologia. Il lavoro è stato realizzato da un team di ricercatori danesi che, tuttavia, avverte di non saltare a conclusioni affrettate, eliminando in modo drastico pane, pasta o altri cibi che contengono la sostanza proteica dalla propria alimentazione, poiché si tratta solo di uno studio osservativo.

Il precedente sui topi

La correlazione tra il glutine e il diabete di tipo 1 non è totalmente nuova: studi precedenti, condotti però sui topi, avevano osservato come una riduzione nell’assunzione della proteina fosse collegata a una minore diffusione della patologia nella prole. Il legame potrebbe ora riguardare anche gli esseri umani, secondo quanto rilevato dallo studio danese che ha considerato 67,565 gravidanze, in oltre 63,500 donne, avvenute tra il gennaio del 1996 e l’ottobre del 2002. Per ogni soggetto che ha partecipato al monitoraggio, i ricercatori hanno considerato la quantità di glutine assunta ogni giorno, che variava da meno di 7 grammi a oltre 20. Le donne che hanno preso parte allo studio mangiavano alimenti per una media di circa 13 grammi di glutine al giorno.

Alimentazione equilibrata

Nella fase successiva, i ricercatori hanno monitorato i nascituri fino ai 15 anni di vita, notando che il rischio di contrarre il diabete di tipo 1 aumentava proporzionalmente con la quantità di glutine assunta dalla madre in gravidanza. In particolare, quelle con una dieta che superava i 20 grammi giornalieri avevano il doppio delle possibilità di far nascere un figlio che sviluppasse il diabete. Tra le possibili cause, gli autori hanno individuato una serie di cambiamenti all’interno del sistema digestivo del feto. Nonostante il campione piuttosto vasto preso in considerazione e il legame osservato, soltanto 247 bambini hanno presentato la patologia. Proprio per questo motivo è lo stesso Knud Josefsen, co-autore dello studio, a non consigliare “cambi drastici nella dieta delle donne in gravidanza”, affidandosi semplicemente ad un’alimentazione equilibrata, anche perché “cercando di eliminare una malattia si può rischiare di favorire lo sviluppo di altre condizioni”.

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