Animali e fuochi d'artificio, l'esperta: "Pensiamo alla loro salute"

Il Capodanno si avvicina e, mentre cresce l'attesa per l'inizio del nuovo anno, sale anche lo stato di allerta di associazioni e proprietari degli animali in vista dei festeggiamenti. Lo scoppio di botti, petardi e fuochi d'artificio, per molti una tradizione annuale in occasione di San Silvestro, provoca in realtà traumi e disorientamento negli animali domestici con conseguente panico, ansia e stress. “I botti sono imprevedibili e, di fronte a questa imprevedibilità, gli animali scappano per cercare un rifugio e allontanarsi dal rumore, che nel caso dei cani e dei gatti è percepito molto acuto per via del loro udito sviluppato e sensibile”, spiega a Sky Tg24 Insider Lara Ognibene, educatrice cinofila e presidente dell'associazione “I Randagi Animal's Dream” che gestisce il canile Sturn a Erba, in provincia di Como. Come evidenzia un'indagine condotta da Weenect, azienda francese specializzata nella localizzazione Gps per animali domestici, di fronte al suono dei petardi “il 26% dei cani e dei gatti si nasconde, il 20% tenta di fuggire e il 16-24% manifesta stress persistente, anche diverse ore dopo”. I cani tendono a “piangere, nascondersi, spaventarsi, abbaiare molto forte, camminare senza fermarsi”, chiarisce ancora Ognibene. Secondo i numeri di Wwf Italia, il cane può udire frequenze fino a circa 60.000 Herz e il gatto fino a 70.000 Herz. A differenza dell'uomo che percepisce i suoni tra circa 20 e 20.000 Herz. “Rumori che sono già così forti per noi vengono percepiti dagli animali come una minaccia. E cosa fa un cane davanti a una minaccia? Scappa, per istinto di sopravvivenza. Ma questo, oltre a generare un trauma, mette a rischio anche la sua sicurezza”, sottolinea Ognibene. In caso di fuga infatti “l'animale potrebbe perdersi e non riuscire a tornare a casa”. I rischi sono elevati anche per gli animali d’allevamento, come mucche, cavalli e conigli. Stando a un report di Wwf, la paura provocata dalle esplosioni può produrre “effetti anche gravi” come “traumi, stress elevato e, in casi estremi, anche aborto”. Stando alle stime, ogni anno in Italia muoiono migliaia di animali a causa dei botti di fine anno. Di questi, circa l'80% sono selvatici, tra cui uccelli e rapaci che, a causa dello spavento, perdono l'orientamento e si scontrano contro degli ostacoli. Altri invece abbandonano il loro dormitorio invernale e vagano senza trovare riparo, al buio e al freddo. Come proteggere gli animali DOMESTICI Secondo l'esperta cinofila, uno dei primi accorgimenti da mettere in pratica per proteggere i propri animali dai botti di Capodanno è quello di “non lasciarli in giardino e tenerli in casa, se si può”. Questo “aiuta ad attutire il rumore”, accompagnato anche dalla “chiusura di finestre e tapparelle”. “Tanti sminuiscono il problema, pensando che sia sicuro lasciare il cane nel proprio giardino, ma non è così. Il rischio di fuga è molto alto perché alcuni possono saltare la recinzione, altri possono scavare una buca sotto il recinto, pur di scappare dalla tremenda paura che li assale”, rimarca. Ognibene suggerisce anche di “alzare il volume della televisione o della radio” per “attenuare i suoni che provengono dall'esterno” e di “anticipare la consueta passeggiata serale al tardo pomeriggio, o almeno prima che inizino i festeggiamenti, senza dimenticare mai il guinzaglio”. Ma è obbligatorio anche dotare l'animale di “microchip o medaglietta identificativa”, che aiuta i proprietari a monitorare o individuare facilmente l'animale in caso di fuga. Durante lo scoppio di petardi e fuochi d'artificio, l'educatrice cinofila consiglia anche di “restare accanto al proprio animale, avere un atteggiamento calmo, senza farsi automaticamente contagiare dall'agitazione del cane”. Il tono di voce del proprietario è un fattore molto importante: deve essere “il più tranquillo possibile”, non “innervosito o spazientito”. “In queste circostanze non bisogna sgridare i propri cani, anche se molti proprietari lo fanno, perché genera ancora più ansia”, spiega ancora la presidente di “I Randagi Animal's Dream”. Ma anche un “conforto eccessivo” può essere rischioso. Secondo Ognibene, “l'atteggiamento di troppa rassicurazione può spaventare ancora di più, perché trasmette il messaggio che si tratta di una situazione di pericolo”. Per questo, è consigliabile “comportarsi normalmente, con calma e tono sereno”. E come ci si comporta se l'animale si nasconde in un luogo insolito della casa? “Lasciamolo tranquillo e rispettiamolo”, afferma l'esperta. “Se il cane cerca rifugio in un posto 'strano', per esempio dentro il box doccia, sotto ai sanitari, sotto il tavolo, dobbiamo assecondarlo perché significa che, in quel momento, quella postazione è per lui sicura”. Non è un caso infatti che la maggior parte degli animali si nascondano dentro la doccia: “Si tratta di un ambiente chiuso che li fa sentire protetti e ovattati”. I dispositivi di protezione per gli animali Esistono alcuni dispositivi di protezione che promettono di aiutare gli animali domestici ad attutire il suono dei petardi. È il caso, ad esempio, delle cuffie antirumore che, secondo l'educatrice cinofila, “sono poco utili perché il suono viene ugualmente percepito”. I proprietari però “possono provare qualche tempo prima ad abituare il cane allo strumento, facendo un avvicinamento e una socializzazione. Non è possibile far indossare questi dispositivi solo il 31 dicembre, perché in quel caso si rischia di produrre l'effetto contrario, facendo agitare ancora di più l'animale”. Per la presidente di “I Randagi Animal's Dream”, è importante anche “contattare il veterinario nel caso in cui si noti particolare difficoltà da parte del cane, soprattutto nei giorni precedenti al Capodanno. Il medico può aiutare sempre a individuare la soluzione più giusta per l'animale”. Il divieto di botti e fuochi d'artificio In vista della notte di San Silvestro, sono tante le organizzazioni, come Wwf Italia e Lav, che hanno lanciato nuovi appelli ai comuni italiani per vietare botti e fuochi d'artificio con un'apposita ordinanza. In alcune città, sono già state approvate misure a difesa degli animali. È il caso, ad esempio, del comune di Genova dove l'utilizzo di petardi è vietato per tutto il periodo delle festività, così come la detenzione di artifici pirotecnici in aree pubbliche e aperte al pubblico. “Ci auguriamo che l'Ordinanza sia l'inizio di un percorso per l'emanazione di un Regolamento di divieto che la renda duratura nel tempo e che sia fatta rispettare attraverso i dovuti controlli della Polizia Municipale”, ha scritto Lav in un comunicato. “È bello festeggiare, ma è bello anche pensare agli altri, a tutti gli esseri viventi”, rimarca Ognibene. “Oggi navighiamo in una società che pensa sempre più a se stessa, sempre più individualista. E per questo è importante ricordare che non esistiamo solo noi, ma anche i cani, i gatti e tutti gli animali”.

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Silvia Donnini